IL CASO
Insulti alla contestatrice di Renzi: è polemica
Il video ripreso durante la visita dell’ex premier diventa virale, lite tra Pd e Lega
Un video divenuto virale scatena la polemica tra Lega e Partito Democratico. «Il Pd chieda scusa per il comportamento inqualificabile dei propri militanti», tuona Ivo Azzimonti, capogruppo padano in consiglio comunale. «Ci siamo già scusati lo scorso 17 novembre. E comunque non prendiamo lezioni da loro riguardo ai nostri valori morali» replica Maurizio Artusa, segretario del circolo bustocco.
L’antefatto risale alla scorsa settimana, nel giorno in cui Matteo Renzi ha fatto visita a Busto Arsizio. Poco dopo l’arrivo del treno dell’ex premier, fuori dalla stazione una cittadina ha invitato Renzi ad «andarsene e a darsi all’ippica», provocando l’immediata reazione di alcuni militanti del Pd, che hanno ricoperto di insulti la contestatrice. La scena – ripresa dalla telecamera di Local Team – sta girando da giorni sui social. «Ho parlato con la signora – racconta il consigliere comunale leghista Alessandro Albani - la quale è ovviamente molto dispiaciuta per l’episodio e ora esige le scuse del Pd di Busto. In una democrazia tutti hanno diritto a manifestare il proprio pensiero, ma nella circostanza il dissenso ha provocato la reazione non certo da gentiluomini di alcuni “signori” che si sono lasciati andare a epiteti irriferibili. Tutto ciò è inaccettabile». Poi Azzimonti rincara la dose: «Capisco che non sia possibile controllare ogni singolo militante, ma quel comportamento inqualificabile avrebbe dovuto provocare una netta presa di distanza da parte dei vertici locali. Registriamo invece un silenzio assordante. Anzi, il loro consigliere Massimo Brugnone ha attaccato la vicesindaco Tovaglieri che aveva condannato la brutale aggressione di un romeno a due sorelle anziane, una delle quali è in coma. Mi sembra che il Pd sia completamente fuori strada. Invece di criticare i nostri assessori, prendano le distanze dai loro militanti che insultano i cittadini che non la pensano come loro».
La replica del Pd non si fa attendere. «Già lo scorso 17 novembre, sulla nostra pagina Facebook, abbiamo condannato qualsiasi forma di violenza fisica e verbale, sottolineando che quelli che hanno insultato la signora hanno sbagliato», sottolinea il segretario Artusa. «Perciò, i leghisti che parlano di “silenzio assordante” dicono una cosa falsa. Dopodiché aggiungo che io non vado alle manifestazioni dei leader politici che non amo, provocando i loro militanti. Ci vuole buon senso, e non ci si può scandalizzare se qualcuno risponde agli insulti con altri insulti. In ogni caso non accettiamo lezioni dalla Lega sui nostri valori morali, che non vengono certo messi in discussione per due persone che, certamente sbagliando, hanno ecceduto nella risposta a quella signora».
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