CARTE D'IDENTITÀ
«Iter stoppato dai veti politici»
L’ex assessore Cislaghi: io i migranti li andavo a trovare
«L’iter era avviato. La cooperativa KB Srl doveva fornire tutta la documentazione in suo possesso. Si dovevano affrontare tutti i passaggi burocratici, poi tutto si è fermato...». Mario Cislaghi, ex assessore ai Servizi Sociali nella giunta Farioli, stava lavorando mesi fa per concedere la carta di identità ai profughi di via dei Mille. Ora, di fronte alla battaglia avviata dai 180 migranti, pronti a ricorrere a un avvocato davanti al no deciso del sindaco Emanuele Antonelli, rivendica il fatto che durante il suo mandato non si siano mai verificati problemi con gli ospiti di via dei Mille.
«Siamo stati all’anagrafe due-tre volte, l’ultima il 26 maggio - ricorda - Volevo capire bene cosa fare, cercavo di evitare problemi con loro e finché sono rimasto non si sono avute proteste di piazza. Con le elezioni, tutto si è fermato. E il discorso carte di identità è rimasto in sospeso».
Allora i profughi erano 115: «Così attestava l’elenco fornito dalla cooperativa, la cifra è sempre stata quella, al massimo si oscillava fino a 125. Il Comune in seguito non si è più interessato e i ragazzi hanno iniziato le loro proteste».
Si doveva capire su chi puntare per i documenti: «Chi viveva qui da due anni e non aveva ottenuto il diritto di asilo era a rischio, poteva essere allontanato da un momento all’altro. Non veniva scelto. L’iter è iniziato, però dopo il voto nessuno ha più messo il piede in quell’edificio di via dei Mille».
Per Cislaghi il vero problema sono i «veti incrociati» posti dalla Lega. «Tutti sapevano come la pensassi su clochard e profughi, anche lì c’era la Lega in giunta - dice Cislaghi - Io andavo in via dei Mille, non ho mai portato i ragazzi in municipio. Ora dicono che, facendolo, Antonelli li abbia legittimati. Io mi prendevo la mia responsabilità, andavo da loro e abbiamo avuto un periodo più traquillo. Ora non si può lavorare con tutti questi veti, né continuando a dare colpe al prefetto. Né avere uno degli assessori che dice di voler travolgere con una macchina i migranti. La questione viene affrontata solo dal punto di vista politico, invece dobbiamo rispettare le regole istituzionali. Non serve lanciare accuse, il problema è più grosso di noi». Quale avvocato potrà seguire i ragazzi? «Uno di quelli del libero patrocinio, che si occupa delle richieste di asilo. Vedremo cosa accadrà».
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