CICLISMO CHOC
Il campione verso l'addio
Ivan Basso a un passo dall'annuncio: a 38 anni e dopo la "grande paura" della scorsa estate, il cassanese lascerebbe le corse. Già pronto un ruolo dirigenziale
Pare che l’annuncio sia ormai imminente. Pare che Ivan Basso, il cassanese campione di ciclismo, stia attendendo solo la fine ufficiale della stagione ciclistica europea per convocare la stampa e spiegare che lui in sella non tornerà più. Alla soglia dei trentotto anni, reduce dal brusco e pauroso stop per un tumore al testicolo (fortunatamente operato con successo), il corridore avrebbe maturato la decisione di abbandonare il professionismo. Troppo pesante rimettersi a pedalare per provare a stare al passo con le nuove leve che vanno a mille, dopo una carriera piena, vincente ma anche usurante come quella di uno sportivo che per anni ha dato il massimo.
Di conferme ufficiali non ce ne sono, tanto meno dall’interessato, che negli ultimi giorni ha anche evitato di presenziare alle corse (comprese quelle disputate a due passi da casa, come la Tre Valli Varesine) proprio per non essere subissato da domande rispetto a una scelta che sembra ormai presa. Eppure, salvo ripensamenti improvvisi, nei prossimi giorni - a bocce ferme - Ivan darà l’annuncio, preparandolo nei minimi particolari come ha sempre fatto, lui che oltre che essere una stella sportiva è sempre stato un maestro nel gestire la propria immagine, anche nei momenti più difficili, proprio puntando sulla disponibilità, la genuinità e la vicinanza alle iniziative caratterizzate da finalità sociali e solidali.
Oltretutto quello che si attende è un addio alle gare ma non in assoluto al mondo del ciclismo. Insomma, per adesso non si dedicherà a tempo pieno alla sua azienda che coltiva mirtilli a Cassano Magnago. Stando infatti ai rumors insistenti nell’universo delle due ruote, la sua attuale squadra - la Tinkoff Saxo - gli avrebbe già offerto un ruolo importante che dovrebbe essere quello dell’uomo immagine a cui affidare la comunicazione. D’altronde Basso, oltre che avere tanti tifosi che non lo hanno mai abbandonato e a godere della simpatia diffusa fra i giornalisti del settore, è anche uno degli atleti più apprezzati dalle componenti tecniche e dirigenziali che si muovono nel mondo delle bici. Tant’è che pure il miliardario russo Oleg Tinkov, patron del team per cui il cassanese è tesserato e amante a 360° del ciclismo (tanto da non disdegnare pedalate accanto ai suoi campioni), sarebbe stato conquistato dalle qualità morali del varesino e lo vorrebbe fortemente in forza alla sua formazione, seppur non più lungo le strade. N on resta che attendere, senza però escludere che il cassanese - che dopo gli ultimi controlli medici ha potuto interrompere le cure post-operazione ed è dunque tornato ad allenarsi - decida comunque di chiudere l’avventura con un’ultima uscita, in quel Saitama-Criterium del Giappone che si terrà a fine mese. In modo da ricevere il giusto tributo, da caricare l’evento di attesa come solo lui sa fare e magari iniziando a ricoprire quel ruolo di testimonial di un marchio nel mondo a cui a questo punto sembra essere destinato.
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