L’INCHIESTA
Jrad resta in cella
Aspirante foreign fighter varesino: il Tribunale del riesame prende tempo sull’istanza di scarcerazione. Il pm: ricorso da rigettare
«Novantanove su cento l’istanza di scarcerazione presentata dalla difesa dell’imputato sarà dichiarata inammissibile dal Tribunale del riesame di Milano». Enrico Pavone, pm della Procura antiterrorismo, non è diventato un indovino. Molto più semplicemente, è convinto che con il suo ricorso l’avvocato Luca Bauccio, difensore di Mahmoud Jrad, il siriano di 23 anni fermato a Varese a inizio agosto perché sarebbe stato pronto a partire per unirsi fino al martirio alle milizie di Al-Nusra (l’organizzazione terroristica affiliata ad Al Qaeda che, in nome della Jihad, sta combattendo in Siria, assieme all’Isis, contro l’esercito di Assad), ha impugnato l’ordinanza di fermo sbagliata. Quella emessa dal gip di Varese Anna Giorgetti. Questione tecnica, certo, ma la scelta difensiva sembrerebbe in effetti errata.
Articolo completo sulla Prealpina di sabato 3 settembre.
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