Kenya
Kenya, contro il bracconaggio il rogo di 105 tonnellate di avorio
Oggi cerimonia nel Parco nazionale di Nairobi
Nairobi, 30 apr. (askanews) - Undici enormi falò saranno accesi oggi nel Parco nazionale di Nairobi, per il più grande rogo di "oro bianco" della storia che vuole essere un grido d'allarme e allo stesso tempo un passo concreto contro l bracconaggio di elefanti e rinoceronti.
Davanti alle telecamere di tv di tutto il mondo, sullo sfondo della savana, il presidente kényan Uhuru Kenyatta alle 14 lancerà il simbolico incendio di una piramide composta di zanne d'elefante e altri ospiti faranno lo stesso con altre dieci torri alte alcuni metri. In tutto, circa 105 tonnellate di zanne e corni, che bruceranno per giorni, mandando in fumo così circa il 5% dello stock mondiale di avorio, accumulato abbattendo quasi settemila pachidermi e centinaia di rinoceronti.
L'obiettivo della pubblica cremazione è quello di sensibilizzare e arrivare a bloccare lo sterminio di questi animali - ogni anno i cacciatori di frodo uccidono circa 30mila elefanti - che, sommato alle morti naturali, ne minaccia l'estinzione.
"Perdere i nostri elefanti sarebbe come perdere una parte essenziali dell'eredità che abbiamo ricevuto", ha dichiarato il presidente del Kenya ieri sera, nel corso del vertice internazionale dedicato alla questione, a Nanyuki.
Kenyatta propone il bando integrale del commercio di avorio, unica misura, a suo avviso, in grado di scongiurare l'estinzione dei 450-500.000 elefanti africani ancora in vita: una emergenza che in due generazioni può concretamente segnare la tragica fine di una specie. In Kenya, gli sforzi congiunti del governo e la creazione di riserve, oltre al lavoro delle organizzazioni animaliste, hanno portato a una diminuzione sostanziale del numero di elefanti abbattuti (93 nel 2015 contro 164 nel 2014).
Tra gli ospiti d'onore del grande falò d'avorio ci sono star come Angelina Jolie, Nicole Kidman, Elton John. Magnati sensibili all'argomento come Howard Buffer e George Soros.
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