Claudio Borghi
L’arte tra cielo e terra
È il concetto di sospensione ideale e spaziale a reggere la personale di Claudio Borghi appena inaugurata allo Spazio Danseei. Lo conferma il titolo «Tra cielo e terra», i cui rimandi portano a quel territorio indefinito dove gli angeli di Wenders sostavano prima di sfiorare le vite terrene. Sono altresì sospesi in sorprendente equilibrio gli insiemi di piccole abitazioni, strette le une accanto alle altre, in intima fratellanza, luoghi dell’immaginario tanto vicini alle «Città invisibili» di Italo Calvino.
Claudio Borghi, nato a Barlassina nel 1954, è da anni insegnante di discipline pittoriche al Liceo artistico Candiani di Busto Arsizio. Borghi opera per sintesi, arrivando all’estremo della forma e della materia. Ne sono testimoni le strutture minimali, realizzate con steli di ferro che sorreggono piani sui quali si ergono sottilissimi fiori d’acciaio che paiono cristallizzati in ere lontane. Sono tali distinzioni temporali e formali a conferire pregnanza alle opere. Non a caso accanto vi sono disegni che mostrano quanto sia importante per uno scultore bloccare su superficie piana ciò che diventerà tridimensionale. Nell’operazione messa in atto dall’artista, il presente si lega al passato concedendo spiragli a proiezioni future, distinguendo in tale misura la sostanza della trama creativa.
«Tra cielo e terra» - Olgiate Olona, Spazio Danseei, via Oriani 62, fino al 13 febbraio venerdì e sabato ore 16-19, ingresso libero.
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