SICUREZZA
L’auto riconosce l’autista distratto
Entro tre anni l’auto potrà capire, grazie a uno speciale software inserito nei suoi sistemi di gestione elettronica della sicurezza, se l’automobilista è distratto o addirittura «assente» con il pensiero e corre dunque gravi rischi durante la guida. Lo ha annunciato al Salone di Tokyo la Mitsubishi Electric Corporation - azienda diversa da quella produce automobili ma che fa parte della stessa holding finanziaria - che ha sviluppato una tecnologia che utilizza un algoritmo di apprendimento automatico, più noto come Deep Learning. Questo software può analizzare una serie di dati comprese le informazioni sul veicolo (sterzo, velocità, ecc.) e sul guidatore (frequenza cardiaca, orientamento del viso, ecc) segnalando le situazioni potenzialmente pericolose. L’algoritmo di apprendimento automatico incamera una serie di parametri su quella che viene riconosciuta come «guida normale» e permette al sistema di accorgersi delle distrazioni cognitive.
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