L’INCONTRO
L’abbraccio sul ponte della pace
Italiani e svizzeri uniti in riva al Ceresio
«A un certo punto il ponte non si vedeva più, si notavano soltanto tante persone. È stata un’immagine bellissima che simboleggia come siano le persone a costruire ponti, permettendo di stare uniti, in pace. Quando non succede è perché sono le persone a dividersi». Con questa riflessione il sindaco di Lavena Ponte Tresa, Massimo Mastromarino, è intervenuto durante l’incontro sul ponte della dogana fra i due cortei, uno italiano e uno svizzero, che sabato 6 ottobre si sono ritrovati al confine per la sesta edizione de “Il cammino per la pace”.
Il lago Ceresio ha ospitato la manifestazione transfrontaliera tra Malcantone e Varesotto, che promuove i temi della pace tra le genti e la solidarietà verso i più bisognosi. Una camminata in cui si sono unite decine di bambini e ragazzi di due popoli diversi, che ultimamente non vanno sempre d’accordo per questioni politiche ed economiche, talvolta trascendendo anche il clima di “buon vicinato”. Riassumendo l’ultimo decennio sul confine italo-svizzero, dal punto di vista elvetico i problemi riguardano soprattutto i frontalieri: i ticinesi ritengono che l’aumento impressionante dei lavoratori italiani pendolari col Canton Ticino abbia “rubato” posti di lavoro agli indigeni. Non solo: il boom del frontalierato ha portato con sé anche oggettivi problemi di traffico e di dumping salariale, quel fenomeno per cui gli stipendi vengono trascinati verso il basso dalla forza lavoro che accetta cifre più basse. Di conseguenza, alle elezioni, da diversi anni hanno la meglio i partiti “anti-italiani” e il tutto ha creato un clima talvolta tutt’altro che piacevole sulla frontiera.
L’evento di ieri, a cui hanno partecipato anche il consigliere provinciale Paolo Bertocchi e autorità ticinesi, è stato promosso dall’associazione Culture Ticino Network di Lugano, in collaborazione con i Comuni di Lavena Ponte Tresa, Agno, Caslano, Bioggio e Ponte Tresa. La camminata ha visto una doppia partenza: una da Agno e l’altra dallo Stretto di Lavena. I due cortei si sono poi ritrovati in piazza Sangiorgio per una partita di calcetto tra una squadra svizzera e una italiana. Poi ci si è spostati sul ponte doganale di Ponte Tresa, simbolo della vicinanza delle due nazioni. Infine tutti a pranzo per la “maccheronata di solidarietà”, in cui si sono raccolti fondi a supporto dei progetti dell’associazione organizzatrice nelle Filippine e in Ticino.
La giornata è stata accompagnata da musica e intrattenimento con le esibizioni di Greta Clown Entertainment, del Coro Voci Bianche sul Ceresio, dell’Ashkenasy Ballet Center, di Capoeira Ginga Brasilia, di Stefano Cropanese e Nadia Carpenco.
© Riproduzione Riservata