DOPO PONTIDA
«Le idee di Bossi nel nostro Dna»
Il veterano Fabio Binelli: «Lega nazionale? Dico no»
Fabio Binelli, cinquant’anni, a più riprese assessore del Comune di Varese. È uno dei reduci del giro ristretto di leghisti degli albori (erano sei) che fondò nel 1990 la prima sezione cittadina. Varese, non a caso. Aveva vent’anni, il duro e puro Binelli.
Un salto ai giorni nostri e più precisamente a domenica, al prato di Pontida: Umberto Bossi, di cui ieri era il compleanno, è andato in controtendenza rispetto al leader Matteo Salvini, rilanciando i valori, da lui ritenuti fondanti, del Carroccio: secessione, lotta allo stato centralista romano, no alla trasformazione del movimento in partito nazionale. E allora la domanda: c’è ancora la corrente bossiana? Binelli è uno dei più titolati a parlarne a Varese: ha visto scorrere, nel bene e nel male, tutta la storia della “culla” leghista, e ha sempre considerato valido, vigente, il messaggio primordiale del senatur. È così? «Chiariamo: se per bossiano s’intende sostenitore di Bossi quale alternativa alla leadership di Salvini, allora no, non mi sento bossiano, Se invece si punta l’attenzione sulle idee che ha sempre propugnato Bossi, io le giudico sì ancora attuali e convincenti».
In particolare, Binelli - come Bossi - è scettico sul partito nazionale. «L’Umberto la chiamava maggioranza etnica, è la predominanza di soggetti che fanno gli interessi del meridione. E per questo è nata la Lega, per ridare peso politico al Nord. Ora, se diventiamo un partito nazionale, finiamo per essere assorbiti dalle logiche che abbiamo sempre combattuto: lo statalismo e l’assistenzialismo». Poi una mezza critica al leader Salvini: «Spiegando la sua riforma ha citato il presidenzialismo, l’elezione dei magistrati da parte dei cittadini e il referendum sui trattati europei. Ha scordato il federalismo. A Bossi, Giorgetti e Maroni non sarebbe sfuggita questa dimenticanza... ».
E dunque, indipendentismo fa rima con adesione al pensiero bossiano. Alt. Binelli fa una distinzione: «Non necessariamente. Prendiamo il caso di Andrea Mascetti, fine conoscitore della tematica dell’indipendenza: lui di certo non è un bossiano». Lunedì 19 era il compleanno del senatur.Come gli farebbe gli auguri Binelli? «Grazie di tutto Umberto».
Servizio completo sulla Prealpina di martedì 20 settembre
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