NOVARA
Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi
«La caccia ai quadri non ha regole, non ha obiettivi, non ha approdi, è imprevedibile. Non si trova quello che si cerca, si cerca quello che si trova. Talvolta oltre il desiderio e le aspettative». Sono parole di Vittorio Sgarbi nella veste più intima e personale, quella di collezionista.
«Una collezione d’arte privata è la creazione di una palestra per l’anima, un luogo dove si materializzano scelte intime, meditate e talvolta sofferte», secondo Pietro Di Natale, curatore della mostra dedicata alla raccolta privata di Vittorio Sgarbi e della madre, Rina Cavallini.
Un patrimonio («Ho speso tutto in quadri», confessa Sgarbi) che il critico ha voluto condividere con un’esposizione che, dopo avere già girato mezza Italia, approda ora al castello di Novara, un complesso militare medievale riaperto dopo un restauro decennale.
Per l’occasione si presentano un centinaio di opere (su una raccolta di circa 4mila conservate nella casa di Ro Ferrarese), tra pittura e scultura, che spaziano dal Rinascimento all’Ottocento in rappresentanza delle principali scuole regionali, compresa la Lombardia con opere del varesino Morazzone e del neoclassico Appiani. Una passione, quella di Sgarbi, nata e portata avanti in tandem con la madre (alla sua memoria è dedicata la mostra) che acquistava le opere in Europa e America.
Sgarbi inizia ad acquistare libri rari fino a superare i 2500 titoli; l’incontro con il regista e collezionista Mario Lanfranchi e con altri maestri è la scintilla per un collezionismo «rapsodico, originale, che ambisce a rapporti esclusivi con le opere come persone viventi». Un innamoramento per capolavori che spesso hanno un’appassionante avventura di acquisto alle spalle. Come il busto in terracotta di San Domenico di Niccolò dell’Arca, con il suo realismo deciso, una delle prime acquisizioni (era il 1983), o la «Sibilla» del ferrarese Carlo Bonomi, comperata da un antiquario veneziano e trasportata sul tetto della macchina; o, ancora, le vicende della bellissima e sensuale «Allegoria del tempo» di Guido Cagnacci.
«Le stanze segrete di Vittorio Sgarbi» - Novara, Castello visconteo, fino al 14 gennaio 2018 tutti i giorni ore 10-19, ultimo venerdì del mese 10-23, 10/7 euro.
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