L.elettorale
L.elettorale, blindato e veloce: Rosatellum al via in Senato
Protestano le opposizioni. M5s: prima vitalizi. Mdp: incontro al Colle
Roma, 17 ott. (askanews) - In aula il 24 ottobre. Come da
programma, i quattro partiti che sostengono il Rosatellum bis
spingono per un'approvazione rapida anche in Senato.
La commissione Affari costituzionali ha cominciato i lavori già
oggi, per giovedì sono fissate audizioni di esperti ed entro
venerdì andranno presentati gli emendamenti che saranno in
votazione da lunedì 23 pomeriggio. A conti fatti, è
altissimamente probabile che il Rosatellum approdi nell'emiciclo
senza che l'esame sia stato concluso e, dunque, senza relatore.
Per ora ufficialmente non si parla di fiducia. Anzi, il
capogruppo dem Luigi Zanda fa quasi intendere che una decisione
in merito non sia stata presa. "Non sappiamo - sostiene - se il
governo deciderà o no di mettere la fiducia, ma questo
dipenderà anche da noi, se sapremo dimostrare di saper discutere".
In realtà, il dado è tratto: come alla Camera le fiducie saranno
tre, su ciascuno dei primi articoli della legge, poi si passerà
all'esame degli articoli 4 e 5 e dunque al voto finale che in
questo caso, però, sarà palese. E dunque non potrà riservare
alcun tipo di sorpresa dal momento che, anche limitandosi alla
somma di Pd, Ap, Lega e Forza Italia, si toccherebbe quota 177.
Qualche problema in più si potrebbe determinare al momento della
fiducia se, come già accaduto alla Camera, azzurri e Carroccio
dovessero decidere di non votare. Ma nel Pd non mostrano di
crucciarsi del rischio che possa mancare il numero legale: le
soluzioni sono state già trovate e passano da assenza strategiche
o da altrettanto strategiche decisioni di senatori di Forza
Italia di partecipare al voto di fiducia dichiarando però la
propria contrarietà. Conferma il capogruppo, Paolo Romani:
"Faremo in modo che la legge elettorale venga approvata anche
senza votare la fiducia".
Un modo anche per "neutralizzare" politicamente il supporto che
potrebbe arrivare da Ala di Denis Verdini, il partito che con i
suoi 14 parlamentari potrebbe sostituire di fatto i 16 di Mdp,
ormai ufficialmente non più in maggioranza. Anche se dentro Ala
non mancano i mal di pancia come quello esplicitato oggi in aula
da Ciro Falanga, che ha protestato per la corsia iper veloce
riservata al Rosatellum ricordando che invece il ddl
sull'abusivismo che porta il suo nome è stato rinviato in
commissione.
A dare battaglia sin da ora sono Sinistra italiana, Mdp e il
Movimento 5 stelle, che oggi ha inscenato una protesta in Senato
e chiesto che si approvasse prima la legge sui vitalizi. Anche
Articolo 1, con la capogruppo Cecilia Guerra annuncia:
"Chiederemo un incontro al Colle per chiarire la situazione del
governo che sta per votare la legge di bilancio senza avere una
maggioranza".
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