IL CASO
Lenzuola sporche: detenuti in rivolta
Asciugatrice rotta, igiene addio e i carcerati “suonano” le sbarre
Lo definiscono «il nostro calvario», i detenuti dei Miogni. Un calvario non legato al fatto di avere la libertà privata e del dover rispondere alla giustizia di quanto sono accusati, ma di non avere il diritto di godere di piccole gioie come avere coperte e lenzuola pulite.
Una questione di igiene, che già la scorsa estate, con temperature ben diverse e con il pericolo di una diffusione notevole dei germi, li aveva portati ad attuare una protesta pacifica ma rumorosa.
La cosiddetta battitura delle sbarre. Una protesta che è stata attuata anche nelle scorse ore.
Motivo: il cambio delle lenzuola deve essere rimandato perché l’asciugatrice è rotta. E in un carcere, soprattutto in una struttura vecchia come quella di Varese, è impossibile avere spazi adeguasti dove stendere. «Non vorremmo che anche questa volta si ripeta quanto accaduto la scorsa estate. Infatti oggi (ieri, lunedì 15 gennaio) doveva esserci il cambio delle lenzuola e il direttore ha comunicato che non potrà essere effettuato fino a data da destinarsi».
Così scrivono i detenuti in una lettera che è arrivata fino a Roma, al capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Santi Consolo.
Articolo sulla Prealpina di martedì 16 gennaio.
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