DAVANTI AL GIUDICE
L’estremista islamico abitava a Legnano
L’uomo arrestato sabato a Milano si era scagliato a mani nude contro tre passanti urlando “Allah akbar”
«Sono un soldato di Dio e il mio ultimo domicilio è a Legnano». È quanto ha dichiarato ieri, lunedì 16 ottobre, nel corso dell’udienza di convalida Ibrahim Tawfik, il trentatreenne egiziano, già espulso un paio di anni fa, arrestato sabato dopo essersi scagliato a mani nude contro tre passanti in viale Monza a Milano al grido di “Allah akbar” tenendo tra le mani una copia del Corano e indossando una tunica tradizionale islamica.
Nei confronti dell’indagato, il gip del Tribunale di Milano Livio Cristofano ha disposto la custodia cautelare in carcere come richiesto dalla pm Francesca Crupi nei confronti del quale ha aperto un fascicolo per lesioni aggravate dall’odio razziale e religioso.Scandagliando il suo passato, gli investigatori della Digos hanno scoperto che era stato condannato in via definitiva come scafista nel 2017 in un’inchiesta della Procura di Catania ed era uscito dal carcere un paio di anni fa. Trasferitosi in un primo momento a Milano, si sarebbe successivamente spostato in Germania e Francia, per poi rientrare nel nostro Paese e condividere un appartamento a con altri due uomini proprio a Legnano, in corso Garibaldi.
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