Trapianti
Lorenzin: donna dona un rene e permette catena di 4 trapianti
Impegnati 55 operatori fra medici, rianimatori e infermieri
Roma, 15 lug. (askanews) - Una donna decide di donare un rene e innesca una catena samaritana che porterà a salvare 4 vite. L'importante serie di interventi è stata illustrata questa mattina dal ministro della Salute, insieme ad Alessandro Nanni Costa, direttore del Centro nazionale trapianti. E' il secondo caso del genere in Italia, e ha visto impegnati 55 fra medici, rianimatori, infermieri, ma anche operatori della Polizia di Stato che hanno trasportato gli organi fra Milano, Pisa e Siena, dando vita a una staffetta durata oltre 33 ore.
La catena di trapianti incrociati di rene da vivente in modalità cross-over (incrociato tra due coppie, per problemi di incompatibilità all'interno della stessa coppia) è stata eseguita nei giorni scorsi, consentendo di donare e trapiantare quattro pazienti.
Tutto è partito dal gesto di solidarietà di una donna di 60 anni anonima, di Milano, che ha donato un rene che è stato trapiantato a Pisa, sulla ricevente di una prima coppia il cui donatore era incompatibile. Quest'ultimo ha donato, sempre a Pisa, il proprio rene ad un ricevente di una seconda coppia, con donatore incompatibile, il cui donatore ha donato il proprio rene perché fosse trapiantato a Siena sul ricevente di una terza coppia, ancora con donatore incompatibile. L'ultimo donatore ha infine donato il proprio rene ad un ricevente in lista per donazione da cadavere a Bergamo.
"Nel 15% dei casi abbiamo donatore e ricevente ma non compatibili tra loro - ha spiegato il direttore del Centro Nazionale Trapianti Alessandro Nanni Costa - il donatore samaritano scardina questo problema. Speriamo di farne altri".
Grande soddisfazione del ministro Lorenzin che parla di "un bellissimo gesto d'amore. La migliore risposta che si può dare alla cultura dell'odio". Tutti i pazienti stanno bene e seguono il decorso post operatorio.
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