LADRI SERIALI
Luino, manette alla banda dei furti in aziende
Indagine dei carabinieri: arrestati due giovani italiani e due bosniaci. Un furto a Azzio: via 3.600 chili di stagno e piombo. Un altro in Toscana
Quattro arresti e una denuncia a piede libero. È questo l’esito di una indagine condotte dal Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Luino su una presunta banda che compiva furti in aziende lombarde e toscane. Tra gli episodi contestati, due in particolare, commessi rispettivamente in provincia di Varese e a Firenze: un furto a fine marzo 2023 in un’azienda di Azzio, nel corso della quale sono stati sottratti 3600 chili di stagno e piombo, oltre ad attrezzature da lavoro, denaro contante e due autocarri, per un danno complessivo stimano in quasi 100 mila euro; l’altro furto, a dicembre 2023, in un’azienda di Montelupo Fiorentino (Firenze) con razzia di attrezzature da cantiere e diversi valori custoditi negli uffici amministrativi, anche in questo caso con un danno ingente.
LE INDAGINI
Le indagini, partite dall’area del luinese con il furto in Azzio e coordinate dalla Procura della Repubblica di Varese, si sono quindi allargate in altre province dove gli indagati operavano e pianificavano svariati furti utilizzando una base logistica allocata presso un campo nomadi di Campi Bisenzio, in provincia di Firenze. Lì, all’alba di venerdì 12 gennaio, è stata eseguita l’ordinanza di applicazione di misura coercitiva emessa il 9 gennaio scorso dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Varese (provvedimento, richiesto dalla Procura varesina) e motivata dalla gravità, pericolosità e reiterazione delle condotte criminose indagate.
Le indagini, che hanno preso l’avvio dal furto perpetrato in Azzio, hanno permesso di “agganciare” un primo affiliato della banda, proveniente dal luinese, grazie al quale è stato possibile risalire agli altri responsabili, seguirne i movimenti, acquisire fonti di prova e ricostruire una più compiuta rete di progetti criminali già perpetrati o da compiersi nel breve periodo.
LE MANETTE
Alle prime luci dell’alba di venerdì scorso quindi, con l’ ausilio dei carabinieri delle Compagnie di Treviglio (Bergamo) e Signa (Firenze), sono state applicate le misure restrittive: arrestati quattro maggiorenni, due italiani e due bosniaci.
Tre degli arrestati si trovavano in un campo nomadi posto alla periferia di Campi Bisenzio, in provincia di Firenze, zona non facile in cui intervenire senza essere scoperti. Il quarto arrestato è stato invece rintracciato in un’immobile ubicato a Canonica d’Adda, nella bergamasca. Una quinta persona, una donna 28 enne, compagna di uno degli arrestati e coinvolta nel furto di Azzio, è invece indagata in stato di libertà.
La competenza è dell’autorità giudiziaria di Varese.
Le indagini proseguono, seguendo le tracce, di altri complici e fiancheggiatori al fine di ricostruire il complesso puzzle di una banda eterogenea per provenienza e orientata a colpire in un territorio geograficamente ampio.
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