L'INTERVISTA
Malerba: "Dobbiamo giocar di squadra"
Il candidato “in pectore” del centrodestra non sente le polemiche: «Tutti uniti, con i solisti non si porta a casa il risultato». E poi il confronto nella sede della Lega.
«Tutti devono giocare per la squadra seguendo un piano di gioco condiviso. Con i solisti non si porta a casa il risultato». Stefano Malerba, potenziale (anzi quasi ufficiale) candidato sindaco del centrodestra, ha avuto mercoledì 2 il primo confronto con una delle parti politiche che lo dovranno sostenere. Il debutto in casa Lega, nella storica sede di piazza Podestà. E non poteva essere altrimenti nell’agenda dei rendez vous: il Carroccio ha rivendicato il diritto di indicare il nome da sottoporre agli alleati. Malerba, prima di salire nella sede dei lumbard per incontrare il direttivo guidato dal segretario cittadino Marco Pinti, ha fatto un paio di considerazioni. «Sono molto tranquillo, credo sia giusto e corretto conoscersi e pianificare un percorso condiviso». Sempre attento e misurato nelle parole, il candidato civico ha voluto quindi ribadire che, per ora, c’è la sua disponibilità a correre per Palazzo Estense; l’investitura ufficiale deve ancora venire. Anche se il Carroccio, di fatto, l’ha già messo in campo, elogiandolo per la connotazione appunto civica (Malerba è di centrodestra ma non ha tessere di partito e non risponde ad un partito) che avrebbe il vantaggio di aggregare le forze, allargare la coalizione, e contrapporsi ad eventuali candidature politiche nel centrosinistra, giocando le carte della novità e della lontananza dai vecchi schemi. «E’ un confronto necessario - ha aggiunto Malerba prima di varcare la soglia di casa Lega - che deve portare alla condivisione su progetti, traguardi e idee che rispondano alle esigenze e alle aspettative dei varesini». Non si sente sotto esame? «Assolutamente no, questa (riferito alla sede della Lega Ndr) non è la tana dei leoni». E il commento della gente: ormai il suo nome, come probabile candidato, è noto da giorni. «Positivo, molto positivo il contatto ma devo sempre ricordare a tutti che ho dato la disponibilità a candidarmi, non sono ancora il candidato». Tra Lega e Forza Italia nervi tesi, con gli “azzurri” che frenano sul nome di Malerba. Il diretto interessato non si sbilancia: «Sono i contenuti, le idee condivise a cementare un gruppo, quindi una coalizione». Cauto e buonista. Ma ci sarà pure qualche paletto che intende mettere visto che potrebbe (dovrebbe) essere lui il candidato della corazzata centrodestra... «Comportamenti leali e proposte condivise da tutti». E poi su, per le scale che portano alla storica sede della Lega. Ad attenderlo, Pinti e il direttivo. Il primo esame (anche se Malerba non lo sentiva così) è stato di lumbard.
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