IL CASO
In taxi per riprendersi l’auto
Via dell’Industria: parking chiuso, zero navette all’arrivo in aeroporto. E caccia al proprio veicolo

La domanda è una sola. Prima espressa pacatamente, poi con toni sempre più accesi: «Dov’è finita la mia macchina?».
Mentre un’ordinanza vieta al New Parking Malpensa di accogliere nuove auto in sosta, i viaggiatori che avevano lasciato i propri veicoli nelle scorse settimane stanno rientrando a poco a poco dalle ferie e si trovano alle prese con una sorpresa decisamente sgradita.
Al numero che era stato loro lasciato alla partenza per contattare la navetta che li riportasse al parcheggio non risponde nessuno.
Molti hanno dovuto prendere un taxi, spendendo dai 40 ai 50 euro, e raggiungere viale dell’Industria a Busto Arsizio.
Qui è iniziata la caccia alla propria auto, parcheggiata nell’area recintata o anche all’esterno, magari con una bella multa sul cruscotto per sosta irregolare lungo il viale o in ostruzione di passi carrai.
Al comando della polizia locale bustese i telefoni sono bollenti: gli agenti non sanno più cosa rispondere, salvo raccontare la vicenda che ha portato all’ordinanza di chiusura del NPM da parte del Suap, per mancanza di autorizzazioni in regola.
«La gente legge la notizia sui siti e chiama anche dall’estero, oggi un signore ci ha telefonato dalla Malesia - raccontano al centralino -. Vogliono sapere, ma non possiamo che rivelare che al parking l’ordine di cessare l’attività è stato dato. Seguiranno altri controlli, vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni. Del caso è stata allertata anche la polizia di Stato in aeroporto, perché la gente è davvero furiosa: chiama per ottenere la navetta e non risponde nessuno, così si trova a dover dare la caccia alla propria automobile, con tanto di bagagli al seguito».
Le sorprese, a quanto pare, non sono terminate. Al numero indicato sul sito e sui cartelli del NPM risponde una segreteria telefonica. Comunicare è decisamente complicato.
Occorre arrivare in loco, investendo in una affatto simpatica trasferta in taxi: quella che, pagando il parcheggio in anticipo, si voleva evitare.
Le persone arrivate in viale dell’Industria hanno poi riscontrato altri problemi.
C’è chi ha dovuto chiamare la polizia, non riuscendo a rintracciare la macchina. C’è chi ha atteso ore intere e poi si è trovato sulla carrozzeria dei segni che non erano presenti in precedenza. Beffa e danni, dunque.
Nel campo sterrato, privo di segni a terra per delimitare gli stalli, regna il caos più totale.
I gestori in genere spostano i veicoli verso l’uscita secondo la data di arrivo dei proprietari, hanno un quadro ben preciso dei voli secondo le giornate: ecco, al NPM le regole sono saltate e nessuno sa bene dove siano le auto dei diversi passeggeri. Serve parecchio tempo, anche un paio d’ore prima di tornare in possesso del veicolo, da rintracciare praticamente a vista. I clienti descrivono una situazione paradossale, in cui accanto al disagio si fanno i conti anche con toni scostanti e scortesi.
I siti che raccolgono i commenti dei viaggiatori parlano di storie inquietanti, in grado di rovinare i benefici della vacanza appena conclusa.
Alla polizia locale spetterà verificare al più presto se l'ordinanza dello Sportello unico delle attività produttive sia o meno rispettata. Si pensava di dover fare i conti solo con le auto già in sosta, se il parking sta ancora accettando prenotazioni i guai aumenteranno.
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