L’INTERVISTA
«Malpensa è il nostro faro, presto altre assunzioni»
Il volo inaugurale del Boeing 787-8 Dreamliner con l’ad di Neos Carlo Stradiotti
Neos, compagnia charter di Somma Lombardo appartenente al Gruppo Alpitour, ha presentato ufficialmente ieri l’ingresso in flotta del Boeing 787-8 Dreamliner, l’aereo più innovativo al mondo, con il volo inaugurale Malpensa-Verona, seconda base di riferimento. A bordo c’era anche Carlo Stradiotti, amministratore delegato di Neos e direttore generale del Gruppo Alpitour.
Stradiotti, in quindici anni di attività continuate a crescere. Ma Malpensa resterà il vostro aeroporto di riferimento?
«Certo, Malpensa è la nostra storica e più importante base d’armamento. Il fatto che oggi siamo a Verona a presentare l’ingresso in flotta del primo dei tre Boeing 787-8 Dreamliner in arrivo entro la fine del 2018 non toglie nulla alla centralità di Malpensa».
Quali sono i piani operativi sullo scalo varesino per il 2018?
«Innanzitutto il Piano Cina è confermato anche per il 2018, con destinazione Nanchino. E poi stiamo studiando dei programmi estivi per alcune città di seconda fascia della Cina».
Altre destinazioni inedite?
«Le novità sono sull’inverno, dato che ora stiamo facendo il Vietnam con Phu Quoc e siamo tornati in India con Mumbai. In estate il programma è sostanzialmente confermato, appunto con alcuni aggiustamenti sulla Cina, dove voleremo di più rispetto alla Summer 2017».
Si dice che avete intenzione anche di ampliare la vostra sede a Somma Lombardo.
«No, siamo cresciuti all’interno dell’aeroporto. Abbiamo sia la vecchia Cascina Comparin, dove abbiamo il nucleo tecnico, sia il Neos operation center, così come lo chiamiamo noi. In pratica abbiamo preso quello che un tempo era il Cbc (Crew briefing center, ndr) di Alitalia e abbiamo posizionato all’interno scalo, operation control center e la presentazione degli equipaggi. Siamo dunque cresciuti all’interno dell’aeroporto, mentre gli uffici in sede a Somma Lombardo per ora vanno benone così come sono».
Siete consapevoli di essere diventati per numero di lavoratori impiegati una tra le prime cinque aziende della provincia di Varese?
«Siamo arrivati ad avere 700 dipendenti e sono praticamente tutti sulla base di Malpensa. Ma non è finita qui. Stiamo ancora cercando assistenti di volo, abbiamo da poco completato la selezione dei piloti, cerchiamo tecnici di manutenzione e un po’ tutte le figure professionali che ci servono per la crescita».
A Malpensa siete invece la quinta compagnia per volumi di traffico. Davanti avete soltanto colossi del calibro di Emirates, Ryanair, easyJet: dove volete arrivare?
«Noi vogliamo fare soltanto il nostro mestiere e farlo bene. Gli obiettivi di ranking non ci interessano. Vogliamo lavorare bene all’interno del settore del turismo, all’interno del nostro Gruppo Alpitour e crescere in modo ordinato. È facile raddoppiare le operazioni e poi chiudere due mesi dopo. La parola d’ordine è prudenza».
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