LA TRAGEDIA
Marco e Nicolò, l'ora della preghiera
Recita del rosario nella Basilica di San Vittore la sera di domenica 30 agosto. Hockey Varese: l'allenamento più triste
Domenica 30 agosto, alle ore 20, nella Basilica varesina di San Vittore si prega recitando il rosario per Marco Fiori e Nicolò De Peverelli, i due giovani di 22 e 20 anni, morti in un incidente stradale a Nardò, nel Salento, martedì 25 agosto. Mentre altri tre ragazzi che viaggiavano con i due varesini restano ricoverati all'ospedale di Lecce (due sono gravi ma stabili e comunque la prognosi per loro è riservata)
C’era invece ben poca voglia di parlare tra i ragazzi dell’Hockey Club Varese, che si sono ritrovati la sera di giovedì 27 agosto per un allenamento “a secco”, ovvero una serie di giri di corsa tra Palaghiaccio e Ippodromo, col pensiero rivolto però a Marco Fiori, il compagno tragicamente scomparso in Salento martedì.
«In questi casi viene da chiedersi solo perché?» sussurra un genitore, mentre gli atleti si cambiano negli spogliatoi e si preparano a una seduta di training nella quale, ovviamente, il tradizionale buonumore che rallegra questi momenti è ben lontano dall’esserci.
«Dobbiamo andare avanti, in qualche modo», spiega l’allenatore Giancarlo Merzario, guida morale e non sola tecnica dei Mastini in un momento tanto delicato. Una veloce chiacchierata con Matteo Malfatti, altro simbolo del sodalizio giallonero, e poi una riflessione su quello che si potrà fare, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, per ricordare Marco: «Al funerale di lunedì ci saremo tutti, vestiti in borghese e non con le maglie della società perché è giusto mantenere il basso profilo in simili occasioni. Poi attendiamo il rientro del presidente Davide Quilici per definire meglio qualche iniziativa».
Numerose le ipotesi sul tavolo, dai classici striscioni alle magliette commemorative: il campionato inizierà ufficialmente il 20 settembre, sebbene già la settimana prima i Mastini saranno di scena a Chiasso per un’amichevole. Diversi membri della squadra, poi, erano più che compagni per Marco Fiori, ma veri amici: uscivano insieme, frequentavano la stessa compagnia, quella di cui faceva parte anche Nicolò De Peverelli, l’altra vittima del tragico schianto.
Nicolò giocava a football e, per questa ragione, non è da escludere che i numerosi amici in comune possano realizzare qualcosa di bello e di coinvolgente, insieme ai Mastini e ai Gorillas, per ricordare chi fisicamente non c’è più, ma di fatto sarà sempre presente in quegli spogliatoi apparsi ieri più bui che mai.
«Forse dobbiamo ancora realizzare bene quello che è accaduto, trovando però la forza di accettarlo, di rialzarci e di proseguire nella nostra avventura», aggiunge il coach, prima di chiedere comprensibilmente la massima concentrazione ai suoi ragazzi per gli allenamenti. Solo così la squadra potrà disputare un campionato di alto profilo, da dedicare ovviamente alla memoria del compagno scomparso.
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