NUOTO
Martinenghi da record, Peaty è vicino
Al “Sette Colli” nuova impresa dell’azzatese: è primato italiano, vicino all’inglese olimpionico
Non dovrebbe più sorprendere, perché ha abituato tutti alle imprese. Eppure, Nicolò Martinenghi strabilia ancora, con l’ennesima prestazione straordinaria e l’ennesimo record. Al 54° Trofeo Sette Colli, nella splendida vasca dello Stadio del Nuoto al Foro Italico, il 17enne talento di Azzate demolisce in finale il primato italiano dei 100 rana (assoluti, juniores e cadetti) arrivando ad un soffio dall’asso Adam Peaty: 58”72 per il 22enne inglese oro alle Olimpiadi di Rio, 59”31 per la stella del Nuoto Club Brebbia arruolato dalle Fiamme Oro. Limato, anzi picconato il 59”42 stabilito da Fabio Scozzoli con l’argento ai Mondiali del 2011 a Shangai.
Un autentico show la sfida tra il sovrano planetario della rana e il talento emergente che l’ha messo da qualche tempo nel mirino e che più ne sta minacciando il trono. In mattinata, nelle batterie, Peaty era stato l’unico a scendere sotto il minuto, mentre “Tete” aveva superato proprio Scozzoli. Poi, in prima serata, la pirotecnica finale con lo stellare passaggio ai 50 metri (27”22 per il britannico, 32 centesimi in più per lo studente del Liceo sportivo Marco Pantani di Busto che compirà 18 anni l’1 agosto) e la seconda vasca nella quale Martinenghi non ha mai perso contatto da Peaty, conservando il secondo posto e l’argento nonostante la prestazione super realizzata pure dal lituano Giedrius Titenis, terzo ed anch’egli sotto il minuto (59”69).
«Questa piscina è da grandi emozioni - le parole dell’allievo di Marco Pedoja -, tutti ce la invidiano, può dare tantissimo. Sono veramente contento, entusiasta e sorpreso di aver stabilito il record italiano: rimango a bocca aperta. Mi sentivo veramente bene, l’opposto rispetto alla batteria: in mattinata ho faticato sin dall’inizio, in finale la fatica sembrava non arrivasse mai. Il lavoro duro di questo periodo ha dato i suoi frutti: è stata una gara per superare i miei limiti. Adoro il Sette Colli: gareggiare in casa, davanti a questo pubblico e accanto ad un grandissimo colosso come Peaty è stato eccezionale. È stato importante per me dal punto di vista emotivo riuscire a superare queste circostanze dovendo affrontare il campione olimpico. La vivo in maniera positiva e motivante. Ora agli Europei giovanili dei prossimi giorni a Netanya, in Israele, e poi ai Mondiali di Budapest di fine luglio voglio dare il tutto per tutto».
Sabato 24 a Roma nuovo duello sui 50 rana: finale alle 19.59 in diretta su RaiSport+HD.
Nella prima giornata in cui a brillare è stata Federica Pellegrini, regina dei 200 stile, sul podio del Sette Colli è salito anche l’arconatese Matteo Rivolta, bronzo nei 100 farfalla con 52”30 dietro al sudafricano Chad Le Clos ed all’altro azzurro Piero Codia.
Sfortunata, invece, Arianna Castiglioni, bustocca del Team Insubrika e delle Fiamme Gialle: a causa del solito fastidio all’adduttore i medici federali le hanno imposto di non cimentarsi nella rana. Forse potrebbe scendere in vasca per i 50 stile domenica 25. Ma ora l’importante è recuperare la condizione in vista dei Mondiali.
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