IN VASCA CORTA
Capolavoro Martinenghi: doppio oro a Otopeni
Rana e staffetta mista: due vittorie per il talento di Azzate agli Europei di nuoto
È uno straordinario Nicolò Martinenghi quello che ammanta d’oro l’Europeo in vasca corta di Otopeni, vicino a Bucarest, in Romania. Dopo il successo nella 4x50 mista, e l’argento per soli 5 centesimi sui 100 rana, l’azzatese fa suoi da padrone i 50 della specialità più tecnica, quella rana che lo vede da anni restare ai piani altissimi del nuoto internazionale e chiude ancora sul gradino più alto del podio grazie alla staffetta mista. Tre ori e un argento: questo il raccolto europeo del fenomeno azzatese.
50 RANA DA RE
La finale di Bucarest vede l’allievo di Marco Pedoja sul pezzo fin dal tuffo che lo mette in testa, posizione conservata alla virata in 11”60 davanti alla meteora norvegese Lie. Quest’ultimo scompare dopo la virata ed entrano per l’oro il turco Sakci e soprattutto Simone Cerasuolo, ma Tete tiene altissimo il suo ritmo e colpo su colpo si costruisce un finale perfetto. Perfetto così come l’arrivo, perfettamente calibrato per toccare in 25”66 (migliorato di sei centesimi il crono della finale) davanti proprio a Cerasuolo (25”83) e Sakci (25”90).
Dopo il bronzo di Kazan 2021, ultima edizione dell’Europeo in corta, Martinenghi diventa dunque il re continentale sulla distanza, confermandosi ranista di assoluto livello e trovando nuove soddisfazioni verso un 2024 nel quale andare a caccia di medaglie anche ai Mondiali e ai Giochi Olimpici di Parigi. Per lui, ma anche per tutto il nuoto italiano, si tratta della prima vittoria sulla distanza in vasca corta.
L’ULTIMA GIOIA
A chiudere il programma dell’Europeo ecco la staffetta 4x50 mista-mista, qualificatasi in finale grazie anche al sacrificio di Matteo Rivolta al mattino che ha nuotato pur avendo un infortunio al braccio. In finale gli azzurri aprono con Lorenzo Mora a dorso e l’emiliano conferma le sue qualità lanciando Martinenghi in seconda posizione. L’azzatese “spara” una frazione da 24”87 che fa il vuoto e permette a Silvia Di Pietro di cambiare al comando per la sua farfalla. Brava lei, e brava anche la giovanissima Jasmine Nocentini a controllare la reazione francese nel finale: 1’36”58 il crono dell’Italia ancora una volta oro.
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