CINEMA
Matilde Gioli madrina Baff
In arrivo con il film “Un posto sicuro”, esordì nel “Capitale umano” di Virzì. Le anticipazioni sull’edizione 2016 del festival
Claudia Potenza, Valeria Solarino e, ora, Matilde Gioli. Attrici giovani, belle, protagoniste di film importanti. Il Busto Arsizio Film Festival diretto da Steve Della Casa vuole «madrine parlanti», non le tradizionali vallette. Così punta su attrici che sanno condurre dibattiti, che sanno tenere il palco. E hanno qualcosa da dire, accanto a personaggi con più esperienza di loro, ai mostri sacri del cinema.
Matilde Gioli sarà la madrina del Baff 2016. Lo staff del festival lo ha deciso nei giorni scorsi e lei ha detto di sì con entusiasmo. Per molti è l’attrice più giovane de Il capitale umano di Paolo Virzì. Conosce Varese e approda a Busto Arsizio con una notevole curiosità.
Al Baff, che si svolgerà dal 12 al 19 marzo, sarà anche protagonista di Un posto sicuro, film di Francesco Ghiaccio ambientato nella Casale Monferrato devastata dal dramma delle morti per amianto. È uno dei sei titoli scelti per Made in Italy, il concorso dedicato alle scuole: sarà proposto agli studenti di medie e superiori ed è probabile che Matilde sia chiamata a partecipare al confronto con i ragazzi su un tema scottante, di stretta attualità in un’Italia che affronta diversi guai ambientali con deciso ritardo e fra mille problemi.
Matilde è milanese. Gioli è il cognome della madre. Lei è nata Lojacono. Ha studiato al liceo Beccaria, si è laureata in Filosofia. Formazione classica, dunque, per una carriera tutta da costruire (è del 1989), ma già costellata da titoli di peso. Oltre ai due citati, ci sono Belli di papà di Guido Chiesa e Solo per il weekenddi Director Kobayashi. Ma la Tv l’ha vista nella serie Gomorra e in uno degli episodi de Il ruggito della leonessa di Francesca Comencini.
I premi non sono mancati, dal Film Festival di Bari al Nastro d’argento per Capitale umano. Ora è il Baff a volerla sul suo palco. «Noi puntiamo su madrine parlanti, non ci piacciono i festival dei lustrini e delle passerelle - ha chiarito più volte il direttore artistico Della Casa - Il Baff non nasce per gli addetti ai lavori, ma per il pubblico, con proiezioni fissate il tardo pomeriggio e la sera, ma anche la mattina per le scuole. Con pari dignità. Quest’anno avremo un programma davvero ricco, con personalità di spicco: promette bene».
I nomi degli ospiti (per tutte le età, per i ragazzi e per gli over 60) saranno annunciati il prossimo 29 febbraio. Fino ad allora, bocche cucite. Quel che è certo è che si moltiplicheranno gli omaggi a Dino Risi, perché questo Baff è dedicato a Il Sorpasso, nel centenario della nascita del regista. Di sicuro le sorprese non mancheranno. Il sindaco Gigi Farioli vuole godersi l’ultimo festival vissuto dalla poltrona più alta della città. E si appassiona come sempre all’ideazione del programma.
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