Quirinale
Mattarella a Napoli, pomeriggio di riposo a Villa Rosebery
In mattinata visita alla Cappella Sansevero
Napoli, 22 ago. (askanews) - Pomeriggio di riposo nei giardini di Villa Rosebery, a picco sul mare di Posillipo, per il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, da ieri mattina nel capoluogo campano per un soggiorno in forma privata.
Il capo dello Stato si era concesso una breve passeggiata in mattinata quando, a bordo di un'auto e in compagnia della scorta, è arrivato nel centro storico della città partenopea per visitare la Cappella Sansevero, vero e proprio gioiello dell'arte. Tappa fondamentale per turisti e visitatori e luogo di fascino alimentato, per secoli, anche dall'alone di mistero che avvolge la figura di Raimondo de Sangro principe di Sansevero, fine intellettuale del 1700 e attorno alla cui figura circolano voci più o meno realistiche per la sua fama di inventore, scienziato e alchimista. Nel dedalo di vicoli a ridosso dell'antico palazzo in via Francesco De Sanctis, c'è ancora chi giura di avvertire la sua presenza e chi, tuttora, ritiene il nobile un vero e proprio stregone che aspirava a scoprire l'elisir di lunga vita.
Il presidente Mattarella, così come raccontato dal curatore del Museo Carmine Masucci, si è detto "meravigliato" dalla bellezza del luogo e del Cristo Velato, scultura di Giuseppe Sammartino che raffigura il Cristo deposto sul quale è stato scolpito un velo in marmo bianco talmente sottile che, per le sue fattezze, sembra reale. Qualche leggenda vuole addirittura che il velo sia stato "pietrificato" da un'antica e misteriosa sostanza.
Calorosa l'accoglienza da parte dei napoletani e dei turisti che hanno accolto il capo dello Stato. Per Mattarella applausi, ma anche incoraggiamenti e strette di mano, tante foto e qualche curioso affacciato ai balconi. La stessa accoglienza ricevuta ieri quando, il presidente si era concesso una breve visita nella basilica di San Francesco di Paola in piazza del Plebiscito e un the caldo con pasticcini nello storico Caffé Gambrinus.
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