I NUMERI
Maxi retata all’alba, trenta espulsi
Tutti senza documenti, sostengono di essere cittadini tunisini. Via ai rimpatri coatti: dieci minorenni affidati al Comune
Trenta stranieri, tutti senza documenti, tutti dicono di essere tunisini, di certo abitavano in fabbriche dismesse e vecchie case che per un motivo o per l’altro erano state abbandonate dai proprietari. Dieci di loro saranno caricati sul primo aereo e rispediti in Tunisia; dieci saranno espulsi dal territorio nazionale; gli ultimi dieci sono ragazzi di 16 o 17 anni, che sono stati affidati al Comune di Legnano. Come prevede la legge, lo Stato darà loro un’opportunità di riscattarsi.
Dopo una settimana di interventi straordinari mirati a sedare risse, bloccare clandestini in fuga e uomini troppo focosi, le forze dell’ordine hanno risposto con un servizio straordinario mirato esplicitamente a contrastare il fenomeno dell’immigrazione irregolare.
Al servizio hanno partecipato una cinquantina di uomini: dodici agenti del comando di polizia locale, i carabinieri della compagnia di Legnano e quelli del battaglione arrivati da Milano, più gli uomini del commissariato di via Gilardelli e tre equipaggi del reparto Prevenzione crimine Lombardia. Il piccolo esercito si è mosso all’alba di mercoledì, alle 6.30 agenti e militari stavano già passando al setaccio gli edifici rifugio dei clandestini. Le operazioni di identificazione non sono state semplici e sono durate fin quasi alle 21, giovedì il compito di tirare le somme dell’ intervento è stato assunto dal vice questore Francesco Anelli, dirigente del commissariato di publica sicurezza di via Gilardelli e responsabile ultimo dell’ordine pubblico in città.
Come detto, tutti gli stranieri erano senza documenti. Confrontando le impronte digitali, è però emerso che dieci di loro erano già stati colpiti da espulsione, quindi nei loro confronti è stata attivata la procedura di rimpatrio coatto. Anche gli altri dieci maggiorenni erano in Italia senza i necessari permessi di soggiorno, e per questo sono stati messi a disposizione della Questura di Milano. Nei loro confronti saranno emessi provvedimenti di espulsione, nel caso dovessero essere nuovamente sorpresi in Italia anche loro saranno caricati con la forza su un aereo.
Diversa invece la situazione dei dieci ragazzi, che sono stati tutti affidati al Comune. Anche loro sono irregolari, ma una recente legge varata proprio per cercare di regolamentare il fenomeno dell’immigrazione minorile prevede che sia loro data un’opportunità di riscatto.
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