PERSONALE SANITARIO
Medici e infermieri: “premio di frontiera”
La Finanziaria prevede un aumento in busta paga per frenare la corsa in Svizzera. Soddisfatti Monti e Candiani: «Grazie Giorgetti»
“Premio di confine” al personale sanitario che lavora in strutture a ridosso della Svizzera. L’aumento in busta paga è previsto dalla Legge Finanziaria varata dal Governo e ora in discussione in Parlamento.
«Incrementare il trattamento economico mensile di medici, infermieri e del personale sanitario che lavora negli ospedali delle zone confinanti con la Svizzera è una risposta concreta: un vero e proprio premio economico per il personale sanitario delle nostre aree di frontiera. Così potremo fronteggiare più efficacemente la grave carenza di medici e infermieri, oggi attirati da una più remunerativa prospettiva di lavoro nella Confederazione elvetica» è il commento del presidente della Commissione welfare di Regione Lombardia Emanuele Monti e del deputato della Lega, Stefano Candiani.
«Questa è la svolta che si attendeva da anni e che finalmente questo governo ha reso concreta. Un ringraziamento – commentano gli esponenti leghisti – va fatto al ministro Giancarlo Giorgetti per il lavoro svolto su questa misura, tanto attesa dai professionisti del settore sanitario».
La norma, che si stima in 100 milioni di euro all’anno, sarà finanziata grazie al riordino della normativa fiscale in materia sanitaria dei lavoratori italiani all’estero, inclusi i frontalieri non facenti parte del nuovo accordo bilaterale con la Svizzera.
«Una volta approvata la Legge di Bilancio - concludono Monti e Candiani - si lavorerà sui decreti attuativi per tradurre la norma in incrementi retributivi per il personale medico, infermieristico e sanitario che operano nelle aree di confine con la Svizzera. Sarà importante il confronto con gli ordini professionali e i sindacati per la migliore attuazione di questa importante misura economica. Sarà un modo per trattenere il personale sanitario di qua dal confine e per rendere più remunerativo operare negli ospedali e nelle strutture di confine del territorio varesotto. Da sempre la Lega è impegnata a ogni livello istituzionale nella difesa del nostro territorio. Oggi abbiamo ottenuto un risultato che sarà in futuro riconosciuto come pietra miliare».
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