IL BUON ESEMPIO
Medici varesini per un Mondo di bene
Beghi in Nepal, Sessa in Etiopia. E al loro rientro spettacoli e conferenze per aiutare chi sta peggio
Due famosi medici varesini sono all’estero in contemporanea, in questi giorni, per svolgere attività di volontariato.
In Nepal si trova infatti il direttore della Cardiochirurgia dell’ospedale di Circolo, Cesare Beghi, mentre Aurelio Sessa, segretario dell’Ordine dei medici e presidente di Medici con l’Africa Cuamm, è in Etiopia.
Al loro ritorno, li attendono due eventi per promuovere le iniziative di volontariato collegate alle associazioni dei due “doc”.
Si trova in Nepal, per il progetto Rarahil al lavoro in due ospedali tra cui uno a Kirtipur, non lontano dalla capitale Kathmandu, il professor Beghi, docente all’Insubria. Porta la propria esperienza come cardiochirurgo ma anche come medico che ha lavorato in molte missioni e in vari punti del pianeta (oltre che con la celebre trasmissione Overland).
A metà di questa settimana, il ritorno, in sala operatoria e in corsia, anche perché è alle porte un evento benefico al quale chiunque, senza attraversare i continenti, potrà partecipare. Uno spettacolo a sostegno infatti dell’associazione per la Cura e la Ricerca in Cardiochirurgia, «onlus che riunisce i pazienti operati al cuore, chi soffre di patologie cardiovascolari e chiunque sia amico della Cardiochirurgia varesina», spiega Beghi.
Tra gli amici della onlus vi è il giornalista e conduttore televisivo Cesare Cadeo che per “una serata di cuore”, diventa mattatore il 27 ottobre (ore 20.45) al teatro Santuccio, dove proporrà lo spettacolo “Il venditore di sogni”, con la regia di Franco Fiume (Lucrezia Lombardo voce narrante, Tonino Scala al pianoforte, Paolo Lucchese alla chitarra, Pino Di Pietro alle tastiere, Alberto Patrucco, attore e con le voci di Maria Carmen Lubrano e il soprano Nina Zaziyants).
Destinazione africana, invece per il presidente Cuamm Aurelio Sessa che in Etiopia ha portato un ecografo e alcuni dei fondi raccolti nell’ambito del progetto “prima le mamme e i bambini”: in poco più di un triennio i varesini hanno donato circa 50mila euro, progetto per la tutela della maternità e il contenimento della mortalità materno-infantile.
«In marzo abbiamo avviato un nuovo health center, un ambulatorio-centro di salute, fondamentale per le donne che devono partorire con un minimo di sicurezza e assistenza».
E medici con l’Africa Cuamm Varese propone un evento di riflessione e testimonianza, il 20 ottobre (ore 21) nella sede dell’associazione culturale Varesevive in via San Francesco.
“Salute senza confini” il titolo dell’evento, un dialogo tra don Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa Cuamm e il giornalista del Corriere del Sera, Gian Antonio Stella.
Durante la serata, che sarà moderata dal giornalista del Corriere Claudio Del Frate, vi saranno testimonianze di volontari Cuamm e di Dino Azzalin, già presidente Cuamm Varese oltre che fondatore dell’associazione Amici per l’Africa che cura una serie di progetti odontoiatrici e collabora con Cuamm.
Previsto anche l’intervento di Guido Calciolari, presidente di Zeropiù, onlus varesina che si occupa di inviare pediatri e infermieri di area neonatologica nei Paesi dove la sopravvivenza dei piccoli è più a rischio.
© Riproduzione Riservata