OSPEDALE
Dottoressa picchiata al pronto soccorso
Difende due donne aggredite, presa a pugni a sua volta: «È stato una furia, ora ho paura»
Pugni, sberle, la testa che finisce contro il muro. Una brutale aggressione, quella avvenuta ai danni di una dottoressa cinquantenne del Pronto soccorso. La reazione folle di un paziente, arrivato in ospedale dopo aver dato in escandescenze all’esterno e con problemi di droga alle spalle e accompagnato dalle forze dell’ordine in ospedale.
Un pestaggio preceduto da un tentativo di aggressione di due donne, di cui una anziana, parenti di un paziente ricoverato nella sala emergenze del Pronto soccorso, dunque in condizioni di estrema fragilità psicologica. «Aiuto, aiuto, ci picchia!».
Così le due donne in attesa sulle sedie all’esterno di quella che è la rianimazione del Ps. In quel momento stava passando la dottoressa, M.C., ha sentito le invocazioni delle due e si è messa in mezzo tra l’uomo, un trentaseienne, che gironzolava per il Pronto soccorso, e le due donne.
«Non appena ho capito ho cercato di proteggere le due signore, è stato tutto così veloce che fatico quasi a ricostruire la sequenza», racconta il medico, da anni in servizio a Varese.
«Mi ha dato pugni a una spalla e spinto con brutalità contro un muro e sputato in un occhio». La dottoressa ha urlato, gli infermieri del triage sono intervenuti immediatamente, compresi i colleghi che erano nella sala delle emergenze, sul cui corridoio, chiuso da una porta, è avvenuto il pestaggio.
Due infermieri del triage, uomini dalla grande esperienza - in turno in quel momento non vi erano infermiere donne e giovani che probabilmente avrebbero avuto più problemi a neutralizzare l’aggressore - hanno bloccato l’individuo e dato l’allarme. In pochissimi minuti sono arrivate le Volanti, l’aggressore è stato preso in consegna e la situazione si è normalizzata.
«Ho avuto grande paura, l’ho anche adesso, nonostante stia bene, a parte le contusioni e parecchio dolore», racconta ancora provata il medico. Chi l’ha spinta e strattonata è un personaggio noto alle forze dell’ordine e all’ospedale, pare per problemi di tossicodipendenza.
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