IL PROCESSO
«Meglio morire che stare qui»
Maltrattamenti alla Provvidenza, in aula i video di tre mesi di intercettazioni
«Qui dentro non si può stare, è meglio morire»: sono le parole di una delle due anziane che avrebbero subito maltrattamenti alla Provvidenza.
Lo disse alla sua compagna di stanza, aggiungendo: «Hai visto come ci trattano? Questa è la Provvidenza, la provvidenza è nelle loro tasche».
Sono parole tratte da tre mesi di intercettazioni audio e video effettuate dai carabinieri nella stanza 12 dell’ala Tettamanti, al secondo piano della casa di riposo,
Come venivano trattate quindi le due pensionate?
A parere del maresciallo ascoltato la mattina di oggi, giovedì 9 novembre, in tribunale come teste del pubblico ministero Nadia Calcaterra, c’era davvero tanta disumanità.
«Ma vai a cagare, te lo metto bagnato il pannolone» è una delle frase che è riecheggiata in aula.
La sua deposizione è stata intervallata dalla proiezione dei filmati il cui audio però non sempre è comprensibile. Ma già da quel che si può ascoltare, i modi degli imputati erano a dir poco bruschi. Una delle due donne non aveva parenti stretti che venissero a trovarla.
E allora l’igiene che avrebbero dovuto garantirle sarebbe stata spesso trascurata. Si torna in aula il prossimo 23 novembre.
Articolo sulla Prealpina di venerdì 10 novembre.
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