SANITÀ
Meningite, assalto ai vaccini
Nessun allarme ma i cittadini prenotano in massa: richieste già a quota settemila sul territorio delle Asst Sette Laghi e Valle Olona
Non è servito a nulla dire, scrivere e ricordare che i casi di meningite sono in linea con il passato. Le vittime ci sono state (l’ultima, una insegnante milanese, 54 anni, 3 figli), anche sul territorio varesino, come la scorsa settimana una giovane mamma, a Luino.
E allora è comprensibile, nonostante non vi sia alcun reale allarme, la corsa alle vaccinazioni. Sono ben settemila le richieste per la dose di anti-menigococco, nei comuni dell’Asst Sette Laghi e in quelli dell’Asst Valle Olona. Un numero incredibile, che diventa ancora più pesante, sul fronte organizzativo, se si considera che almeno il 25 per cento dei cittadini che prenota non si presenta all’appuntamento. Uno su quattro. o perché cambia idea, o perché scopre, dopo un approfondimento, di avere già una copertura vaccinale. Inutile sottolineare che l’invito è ad avvisare, se non si va all’appuntamento. Delle settemila prenotazioni, 4mila circa riguardano il sud della provincia, cioè l’Asst Valle Olona, mentre le altre afferiscono alla Asst Sette Laghi. La Regione sta monitorando il fenomeno delle vaccinazioni antimengococciche: «Un sistema complesso, sul quale vigiliamo, così come vigiliamo sulle rinunce al vaccino», dice il direttore generale del Welfare regionale, il varesino Giovanni Daverio, che coordina l’assessorato diretto da Giulio Gallera.
Sul fronte locale, la supervisione è affidata all’Ats dell’Insubria.
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