LA POLEMICA
«Metà candidati esclusi dalla scuola»
Badoglio (Lista Civica) critica la scelta del Liceo Sacro Monte d’organizzare un dibattito con solo tre degli aspiranti sindaco di Varese. La replica: non è una passerella elettorale
«Prof. Marco Pippione buongiorno, sono Andrea Badoglio, candidato Sindaco della lista Varese Civica. Le esprimo l’indignazione mia di tutta la lista che rappresento e di numerose persone che in questi giorni mi hanno manifestato pubblica solidarietà per l’esclusione da questo dibattito che avete organizzato».
Comincia così la lettera che uno dei sei candidati sindaco ha inviato al dirigente scolastico del Liceo Sacro Monte, Marco Pippione, criticato per «avere escluso da un dibattito democratico che si terrà nella sua scuola, la metà dei candidati al ruolo di primo cittadino di Varese».
«Tale dibattito - incalza Badoglio - riservato alle classi quarte e quinte è stato presentato con una circolare ufficiale: Educazione alla cittadinanza. Educare a che cosa? A censurare chi non la pensa come te?».
«Sono sorpreso e amareggiato - replica il professor Pippione, impegnato in queste ore nella trafila dei consigli di classe -. Sorpreso di tanto clamore per un’iniziativa che praticamente facciamo senza alcuna critica esterna ogni volta in cui c’è una scadenza elettorale e amareggiato perché proprio ventiquattr’ore fa ero al telefono con un rappresentante della lista che candida il signor Badoglio, per spiegargli la nostra iniziativa scolastica e il motivo della scelta solo di alcuni candidati».
E cioè?
«Che non si tratta d’esclusione perché il dibattito non è, non vuol essere né sarà una tribuna elettorale. Del resto dei presenti solo il 20% circa è di Varese e voterà e parliamo di una ventina di ragazzi... Il tema è semplice: perché impegnarsi in politica oggi? Tre candidati a sindaco su sei mi sono parsi più che sufficienti, anche per motivi di spazio e di gestione del dibattito».
Badoglio non la vede così.
«A parte l’oggetto della circolare, leggo nel testo ” volendo favorire nei nostri studenti la presa di coscienza, la riflessione ed il confronto sui temi della cittadinanza e dell’impegno civico. Direi che il comportamento tenuto (escludere ben tre dei sei candidati), non è certo un bell’esempio civico e aggiungo che qui non si favorisce la presa di coscienza. Siete una scuola privata - conclude Badoglio -, potete senza ombra di dubbio invitare chi volete ma vorrei almeno sapere con che criterio avete deciso tali inviti e vorrei anche sapere se i candidati invitati (Paolo Orrigoni, Davide Galimberti e Stefano Malerba, ndr) hanno parenti di ogni genere in tale liceo o partecipano in qualche modo nei consigli di amministrazione o di attività a supporto della scuola. Queste domande le porgo al solo scopo di verificare il vostro senso civico».
«Non voglio fare polemiche inutili - risponde Pippione -. Ribadisco: sono un dirigente scolastico non Bruno Vespa. Sì tra i miei allievi ci sono i figli di un candidato sindaco, che è Stefano Malerba, così come credo che ci siano miei ex alunni anche nelle liste che supportano i candidati che non sono stati invitati. E allora? Qui si parlerà semplicemente di esperienze personali e di senso della politica, non di par condicio o di chissà quali strategie elettorali che non ci competono. L’ultima volta, in piena campagna elettorale, abbiamo avuto come testimoni della loro esperienza personale Daniele Marantelli e Valerio Cattaneo. Solo loro due. E nessuno se n’è avuto a male».
Altro servizio sulla Prealpina di giovedì 12 maggio.
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