L’EMERGENZA
Migranti in rivolta a Busto: centro occupato
«Autogestione finché non ci daranno i documenti: vogliamo lavorare». E il prefetto si appella ai Comuni sull’accoglienza
Un’occupazione pacifica e l’autogestione: i profughi ospitati nel Centro di via dei Mille, a Busto Arsizio, hanno rotto gli indugi dopo le due proteste dei giorni scorsi. E la mattina di venerdì 16 settembre hanno occupato lo stabile, dopo aver invitato i responsabili della struttura, ad andarsene.
«DATECI I DOCUMENTI: VOGLIAMO LAVORARE»
Il motivo?
Come già palesato nella protesta della ventina di migranti ospitati a Samarate, sfilati a Busto Arsizio mercoledì 14 e nel sit-in di due ore in piazza Plebiscito, sempre a Busto, giovedì 15, la prima mattina di venerdì 16 settembre la protesta dei centottanta ospitati in via dei Mille riguarda la mancanza di documenti e di tessere sanitarie per poter trovare un impiego.
«Vogliamo lavorare non fare i parassiti, stipati in condizioni precarie», hanno protestato i migranti, che nonostante sia in calendario un incontro in Comune già sabato 17 settembre, hanno deciso di aumentare la pressione sulle istituzioni.
«Non è solo una protesta per le condizioni in cui siamo costretti a vivere - hanno detto a Marco Linari della Prealpina, riuscito a entrare nella struttura occupata - ma perché in questo modo non abbiamo speranza: chi può vivere senza un lavoro? Andremo avanti con l’autogestione finché non avremo i nostri documenti».
L’APPELLO DEL PREFETTO AI COMUNI
«Partecipate al bando Sprar per accogliere i profughi sul vostro territorio, così diventerete parte
attiva nella gestione degli immigrati». Davanti all’emergenza profughi che in queste ore interessa anche il Varesotto, il prefetto Giorgio Zanzi spiega alla Prealpina la sua idea per uscire dall’allerta immigrati.
Gli Sprar sono infatti i Servizi per i richiedenti
asilo e rifugiati che da anni sono operativi nel Paese.
La gestione è in capo ai Comuni o a una rete di Comuni. «Questo sistema permette di sottrarre un certo numero di rifugiati alla quota
che verrebbe distribuita tramite i Centri per l’accoglienza straordinaria», spiega il prefetto.
La situazione è particolarmente complicata, come ha dimostrato la protesta dei centoventi migranti, giovedì 15 settembre, in piazza del Plebiscito a Busto Arsizio. «Ogni settimana, negli ultimi mesi, sono una cinquantina i migranti ai quali dobbiamo trovare una sistemazione - dice Zanzi alla Prealpina -. Il nuovo bando per gli Sprar potrebbe modificare il quadro».
Servizi di Marco Linari e Barbara Zanetti sulla Prealpina di sabato 17 settembre.
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