CRITICA E DISSENSO
Regione contestata dagli studenti. E Astuti attacca
Protesta di una delegazione alla Bicocca di Milano per i tagli dei fondi alle università. Il consigliere Pd: «Non garantito il diritto allo studio»
Una ristretta delegazione di studenti ha protestato contro la Regione Lombardia durante la cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico dell’Università Bicocca di Milano. Dopo l’intervento dell’assessore regionale all’Università Alessandro Fermi, una decina di studenti ha esposto uno striscione con scritto ‘meno 12 milioni alle Università’, urlando «la Regione sta tagliando il 20% dei fondi all’Università» e «ci state rubando il futuro». Subito dopo la cerimonia è ripresa senza particolari problemi.
L’INTERVENTO DI ASTUTI
Sul tema è intervenuto anche il consigliere regionale malnatese del Pd, Samuele Astuti. In merito al documento di bilancio di previsione 2024 – 2026 che andrà al voto in aula consiliare il prossimo dicembre, Astuti ha sottolineato come Regione Lombardia continui «a tagliare le risorse per il diritto allo studio universitario, se andiamo avanti così i laureati non fuggiranno più perché non riusciranno a laurearsi”. E ancora: «Dopo il taglio del governo nazionale e le misure per il rientro dei cervelli, ecco un’altra notizia strabiliante: Regione Lombardia taglia 12 milioni rispetto al 2023 e altri 6 milioni nel 2025 per il diritto allo studio universitario – attacca Astuti - Diritto allo studio universitario che già non navigava in buone acque, visto che le risorse già non bastavano per soddisfare studentesse e studenti idonei».
IL CONFRONTO CON L’EMILIA ROMAGNA
Il consigliere dei democratici aggiunge: «La Lombardia è una delle sei regioni che in Italia non garantiscono il diritto allo studio e le università lombarde, che non dovrebbero mettere neanche un euro, solo l’anno scorso ne hanno stanziati quasi 40 milioni per permettere a studentesse e studenti di proseguire gli studi: senza questi fondi, oltre il 30% degli aventi diritto non riceverebbe una borsa di studio». Infine il raffronto con l’Emilia Romagna: «È inaccettabile che la Regione delle eccellenze sia ridotta in questo stato, mentre regioni come l’Emilia-Romagna, che hanno la metà degli studenti, stanziano il doppio delle risorse».
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