EMERGENZA
Miogni, via ai lavori
Ristrutturazione del carcere, l’annuncio dell’onorevole Gadda: «Ci sono 47.821 euro». Si parte con i bagni delle celle
Una “storia infinita”: quella del carcere dei Miogni, da decenni in condizioni vergognose e da decenni inserito nel libro dei sogni da governi di ogni colore. Tra ipotesi di abbattimento e ricostruzione in periferia, chiusura definitiva con trasferimento di detenuti e agenti della polizia penitenziaria a Busto Arsizio, e naturalmente ristrutturazione, più o meno soft, più o meno costosa. Dato che i soldi sono però quelli che sono, che Varese come capoluogo di provincia “deve” avere un carcere, e che tutto sommato l’esistenza di una casa circondariale in centro è sempre stata vista con favore da molti, l’ipotesi della ristrutturazione è sempre sembrata l’unica realmente percorribile. E ora sembra proprio che non sia più un sogno proibito.
«La ristrutturazione del carcere di Varese può partire, secondo il cronoprogramma fissato: sono arrivati i primi fondi per i lavori», ha annunciato infatti giovedì 20 la deputata del Partito Democratico Maria Chiara Gadda, comunicando lo stanziamento dei primi 47.821,04 euro di finanziamento per le opere di adeguamento dei bagni delle celle della sezione al piano terra.
«L’intervento è tra quelli considerati “prioritari”», ricorda Gadda, sottolineando come «è stato mantenuto l’impegno per la ristrutturazione della struttura, assunto a maggio in occasione del sopralluogo che avevo effettuato con il dottor Santi Consolo, capo del Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria e con il sottosegretario alla Giustizia con delega alle carceri, Gennaro Migliore».
© Riproduzione Riservata