CANOTTAGGIO
Mondiali da applausi, Micheletti d'argento
Alla Schiranna spettacolare conclusione della seconda prova della Coppa del Mondo 2015: l'isprese coglie la piazza d’onore con Ruta nella finale del doppio pesi leggeri. Quinto posto per il 4 senza di Chiara Ondoli
«I-ta-lia, I-ta-lia, I-ta-lia». L’urlo della Schiranna mette i brividi. Che diventano pelle d’oca quando l’incitamento esplode in un boato, tributo all’impresa della più tifata tra le barche azzurre.
A bordo c’è Andrea Micheletti, che proprio dal Lago di Varese ha spiccato il volo alla conquista del pianeta remiero. L’isprese delle Fiamme Oro, assieme al valoroso comasco Pietro Ruta, ha colorato d’argento le acque di casa, decorando con la classica ciliegina la deliziosa torta preparata con cura dallo zelante Comitato organizzatore bosino.
All’ombra del Sacro Monte è andato in scena l’ultimo atto della seconda prova della Coppa del Mondo di canottaggio, evento non da “tutto esaurito” (con qualche posto rimasto libero sugli spalti a pagamento) ma certamente indimenticabile per chiunque vi abbia partecipato, da atleta, addetto ai lavori, appassionato o semplice curioso.
La gara dei doppi leggeri è stata il momento clou. Francia e Gran Bretagna, come da pronostico, sono scattate veloci dai pontili di partenza, con i nostri attenti a non perdere la scia ma anche a non “bruciarsi”. La tattica ha portato i frutti sperati intorno a metà gara, quando Andrea e Pietro hanno scavalcato i sudditi della regina Elisabetta. Nel rush finale, Micheletti e il suo compagno si sono scrollati di dosso l’opposizione britannica e hanno tagliato il traguardo al secondo posto, alle spalle dei fortissimi Stany Dalayre e Jeremie Azou, nuovi primatisti della specialità in Coppa.
Un risultato meraviglioso, che lancia nel migliore dei modi il tandem delle Fiamme Oro verso Aiguebelette, località francese che metterà in palio i titoli mondiali e i primi biglietti per Rio 2016.
Le finalissime di domenica 21 giugno si sono aperte con la prova di un’altra varesina, Chiara Ondoli. La stellina della De Bastiani Angera ha remato sul “quattro senza”, unendo le forze con Sara Barderi, Silvia Terrazzi e Beatrice Arcangiolini. Un gruppo di ventenni di belle speranze che si sono affacciate sull’olimpo della voga.
Il divario con le big s’è rivelato ancora ampio. Le azzurrine sono rimaste subito attardate in quinta posizione e non hanno avuto la possibilità di battagliare con gli altri equipaggi. Il piazzamento è rimasto invariato fino all’arrivo, ma l’esperienza resta positiva in vista dei prossimi Mondiali Under 23, giusto palcoscenico per queste ragazze.
Le finali B hanno tenuto banco nella prima parte della mattinata e sono state il teatro delle esibizioni di altri tre figli della contea dei laghi. La prima a scendere in acqua è stata Federica Cesarini, la più giovane del team con i suoi 19 anni ancora da compiere. Per il terzo giorno di fila, la gaviratese ha mostrato una personalità da veterana, classificandosi terza (nona in assoluto).
Dopo di lei è stata la volta di Pierpaolo Frattini, membro del “quattro senza” insieme con Emanuele Liuzzi, Fabio Infimo e Luca Parlato. L’armo italiano è stato protagonista di una performance esaltante: ha cambiato marcia nella seconda parte del tracciato e ha conquistato la seconda posizione, che vale l’ottavo posto complessivo.
Applausi pure per Sara Bertolasi, che nel doppio con Laura Schiavone ha centrato il bersaglio. La bustocca targata Lario puntava a disputare una buona finale B e così è stato. Assieme alla compagna ha lottato per il successo e solamente negli ultimi metri ha accusato un calo, giungendo terza (nona assoluta).
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