Roma 2024
Montezemolo: "Arrendersi pessimo segnale per i giovani"
Presidente comitato Promotore:"Organizzazione spetterà al Comune"
Roma, 13 set. (askanews) - "Arrendersi sarebbe un pessimo segnale anche per le generazioni future". Lo ha detto il presidente del Comitato Promotore della Candidatura olimpica di Roma 2024 a margine della presentazione del censimento degli impianti sportivi di Roma. "E' inaccettabile l'assioma di dire non facciamo le Olimpiadi perché sennò si rischiano ruberie e corruzione - ha detto Montezemolo - Credo che una grande capitale come Roma di una grande Paese come l'Italia che compete con Los Angeles, Parigi, Budapest, per una manifestazione che si svolgerà nel 2024 non può gettare la spugna non può arrendersi, deve competere come ha fatto Milano con l'Expo traendone benefici sapendo che tra oggi ed il 2024 le cose dovranno necessariamente migliorare. Altrimenti è meglio arrendersi ed arrendersi nella vita e nello sport non fa bene".
Montezemolo ribadisce di non voler far parte dell'eventuale organizzazione: "Noi siamo il comitato Promotore. Il nostro mestiere è convincere 98 membri del Comitato Olimpico Internazionale a preferire Roma e l'Italia perché dietro Roma c'è l'Italia con la Sardegna che farà la vela ed undici città dove si svolgerà il calcio a sostenere Roma. Dopodiché si passa all'organizzazione e l'organizzazione è nelle mani del Comune. Sceglieranno le persone, controlleranno i budget, è tutto un altro mestiere. Oggi non bisogna arrendersi per provare ad avere le Olimpiadi nel 2024 e tra oggi ed il 2024 il Comune metterà in piedi l'organizzazione che ritiene opportuno e le eventuali modifiche al dossier a condizione che queste modifiche non ci precludano di vincere la candidature".
Le Olimpiadi darebbero a Roma tantissime opportunità: "Chi ha vinto le elezioni ha l'onorere e l'onore di prendere le decisioni. Io mi auguro si possa entrare nel merito del dossier e non si dica di no a 180mila posti di lavoro a lavori di riqualificazioni delle periferie, al ripristino di impianti sportivi che senza le Olimpiadi, a cominciare dal Flaminio che è centro città crollerebbero, al fatto che non si possano fare delle palestre nelle periferie. Soprattutto al fatto che come nel 1960 le Olimpiadi possano rappresentare una rivisitazione urbanistica, trasporti, accessibilità per portatori di handicap perché questo le Olimpiadi lo possano fare per tutte le città l'anno dopo le Olimpiadi soprattutto nella crescita del turismo perché Roma è solo quqaatordicesima nella classifica del mondo".
Infine un collegamento con il giubiledo del 2025: "Si possono fare delle cose perché Roma abbia una occasione straordinaria, unica al mondo, un biennio d'oro per essere per un anno capitale dello sport mondiale e l'anno dopo capitale della Chiesa cattolica con Pellegrini che verranno da tutto il mondo. mettiamo insieme un progetto sprattutto per utilizzare già per le Olimpiadi cose che possano essere utili l'anno dopo".
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