Nordcorea
Morte Kim Jong Nam, polizia malese sospetta diplomatico Nordcorea
Le due ragazze che uccisero l'uomo sapevano della sostanza velenosa
Kuala Lumpur, 22 feb. (askanews) - La polizia della Malaysia che indaga sull'omicidio di Kim Jong Nam, fratellastro del leader nordcoreano Kim Jong Un, ha reso noto di voler interrogare un diplomatico di Pyongyang a Kuala Lumpur sospettato di essere implicato nell'assassinio. Inoltre gli investigatori ritengono che due degli arrestati, le due ragazze, sapessero che si trattava di un attacco con veleno, nonostante si siano difese sostenendo di essere state ingaggiate per una candid camera.
La polizia sospetta cinque cittadini nordcoreani e intende interrogarne altri tre nell'ambito delle indagini per l'assassinio avvenuto il 13 febbraio all'aeroporto di Kuala Lumpur. Uno dei tre sospettati da sentire è un attaché dell'ambasciata nordcoreana della capitale della Malaysia, uno lavora per la compagnia aerea nordcoreana, ha spiegato ai giornalisti il capo della polizia, Khalid Abu Bakar. "Abbiamo scritto all'ambasciatore per ottenere l'autorizzazione a interrogare queste due persone. Speriamo che l'ambasciata nordcoreana collabori e ci permetta si ascoltarli rapidamente. Altrimenti saremo costretti a convocarli".
Rispondendo a una domanda a proposito di due dei sospettati già arrestati, in particolare se fossero a conoscenza che negli aghi con cui hanno colpito il viso di Kim Jong Nam ci fosse veleno, il capo della polizia ha risposto: "Si, certo che lo sapevano. Penso che abbiate visto il video, no? La donna si allontana verso la toilette con le mani in avanti, perché è perfettamente consapevole che si trattava di una sostanza tossica e doveva lavarsi le mani". Khalid ha aggiunto che le due sospettate, la vietnamita Doan Thi Huong e l'indonesiana Siti Aishah, sono state addestrate per questo attacco.
(fonte afp)
© Riproduzione Riservata