LA BATTAGLIA
«Multe ai clienti delle lucciole»
Appello di Adelina al sindaco Galimberti: «Solo così si colpisce il racket»
Sta portando avanti la sua battaglia a livello nazionale, e non poteva certo mancare Varese: proprio qui, infatti, gli agenti della Squadra Mobile della Questura la salvarono dalla strada e da allora sono diventati «i miei angeli», come lei stessa li definisce affettuosamente. Adelina, l’ex lucciola di nazionalità albanese che anni fa si ribellò ai suoi sfruttatori e consentì alla Polizia di portare a termine una grande operazione contro i trafficanti di donne, torna a schierarsi in prima linea contro la schiavitù sessuale. E lancia un appello al sindaco di Varese Davide Galimberti affinché «introduca sul territorio cittadino un’ordinanza che infligga sanzioni molto pesanti ai clienti delle prostitute. In questo senso, poche settimane fa a Rimini abbiamo ottenuto risultati importanti».
Il riferimento è all’ordinanza emessa dall’amministrazione romagnola che punisce i clienti, appunto, e che già nelle prime settimane di applicazione ha portato risultati significativi. «Per salvare queste donne – prosegue Adelina – bisogna entrare in contatto con loro, in un percorso sempre molto lungo e complicato. In questo modo invece si va subito a colpire le organizzazioni criminali che ci sono dietro, perché i clienti multati o che temono di essere multati non avvicinano più queste donne e questo comporta un minor guadagno per gli sfruttatori».
La possibilità di fare squadra tra associazioni e istituzioni locali rappresenterebbe un valore aggiunto in questa difficilissima battaglia: «A Rimini – prosegue Adelina, che il mese scorso è stata in Questura a Varese per donare la statua di un angelo ai suoi “angeli” – siamo riusciti a realizzare un protocollo d’intesa con Questura, Prefettura e Comune proprio per mettere in campo azioni concrete che vadano a colpire il racket della prostituzione. E sarebbe importante che lo stesso avvenisse a Varese».
Servizio completo sulla Prealpina di sabato 22 luglio
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