Nato
Nato, Pinotti: integrare difesa europea, sì a dialogo con Mosca
Ministra Difesa alla vigilia del vertice dell'Alleanza a Varsavia
Roma, 6 lug. (askanews) - Dopo la Brexit la Nato deve prendere atto che serve una maggior integrazione della difesa europea perchè "un'Europa più capace e integrata militarmente è un asset in più" per l'Alleanza Nato, che dovrà nel contempo necessariamente "intensificare" il dialogo con Mosca per riuscire ad affrontare le nuove sfide per la sicurezza rappresentate dal terrorismo. E' quanto afferma la ministra della Difesa Roberta Pinotti in un'intervista pubblicata stamani sul Corriere della Sera alla vigilia del vertice Nato di varsavia. "Dobbiamo capire che la nostra sicurezza, penso soprattutto al Mediterraneo, dovremo gestirla in quanto europei"
"E qui bisogna prendere atto della Brexit, che nessuno voleva, per avanzare nell'integrazione della difesa europea, visto che la Gran Bretagna ha sempre privilegiato il canale atlantico. Se ne parla da anni, ora possiamo andare avanti, ma non in contrapposizione con la Nato: un'Europa più capace e integrata militarmente è un asset in più per l'Alleanza" afferma la ministra. "Su questo dovremmo avere il coraggio di agire, usando l'articolo 44 del Trattato di Lisbona, quello sulle cooperazioni rafforzate. Se Italia, Germania e Francia, ma anche la Spagna, provassero a lanciare un progetto in questo senso per capire cosa si possa fare insieme, come evitare duplicazioni, faremmo una cosa molto utile".
Le sfide e i rischi globali, "di tipo e qualità del tutto inedite" saranno al centro della riunione. "La Nato ha grandi capacità militari, ma finora ha ragionato molto sulla deterrenza o il contenimento del conflitto. Oggi siamo di fronte a un terrorismo che in parte si è fatto Stato, ma che ora si espande con attacchi kamikaze in tutto il mondo. Ecco perché occorre un salto di qualità, per esempio sulla cyber security o sulla condivisione dell'intelligence" prosegue Pinotti.
A Varsavia l'Allenza darà il via libera al rafforzamento sul fronte Est "ma l'Italia ha insistito che non venisse meno l'accordo Nato-Russia, per tenere aperto un dialogo, che dovremo necessariamente intensificare". Riprendendo le dichiarazioni del ministro degli Esteri tedesco Frank Walter Steinmeier, che ha definito la manovre militari nato in Polonia un "eccessivo e inutile rumor di sciabole", Pinotti commenta "il rumor di sciabole non deve diventare escalation e per averlo detto l'Italia è stata accusata di essere incline a parlare solo del dialogo". Quella a est "in realtà è una frontiera dove ricostruire ponti... di fronte al rischio del terrorismo che abbiamo ogni giorno di fronte, a casa nostra come in tutto il mondo, reinventarci una guerra del passato sarebbe insensato".
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