IL VERDETTO
‘Ndrangheta a Rho: le condanne
Dieci anni e 10 mesi a Gaetano Bandiera, storico boss in Lombardia. Intimidazioni con teste di maiale, “pizzo” e cocaina
È stato condannato a 10 anni e 10 mesi Gaetano Bandiera, 75 anni, uno degli storici boss della 'ndrangheta in Lombardia, nel processo con rito abbreviato a carico di oltre 40 imputati e con al centro un tentativo di ricostituzione di una locale a Rho, nel Milanese.
Un tentativo che sarebbe avvenuto, secondo le indagini della Squadra mobile milanese e del pm della Dda Alessandra Cerreti, sia con arcaici metodi intimidatori, come "teste di maiale" lasciate fuori dalle porte, il "controllo del territorio" col "pizzo", traffici di cocaina e armi, ma anche con la più moderna "vocazione imprenditoriale".
Oggi, martedì 14 novembre, il gup di Milano Anna Magelli, riconoscendo l’imputazione di associazione mafiosa contestata dal pm, ha assolto, però, gli imputati dall’accusa di associazione finalizzata al narcotraffico, condannando per singoli episodi di spaccio.
Per Gaetano Bandiera, difeso dall’avvocato Amedeo Rizza, la Procura aveva chiesto 16 anni ed è arrivata una condanna a 10 anni e 10 mesi, con l’assoluzione anche per alcuni episodi di estorsione e pure dal caso di una presunta falsa invalidità con cui, secondo l’accusa, sarebbe riuscito in passato (fu condannato ad oltre 13 anni dopo il famoso blitz “Infinito” del 2010) ad ottenere il differimento pena e ad uscire dal carcere simulando "difficoltà motorie".
A 16 anni e 8 mesi (chiesti 18) è stato condannato il figlio Cristian Bandiera (assolto da una decina di imputazioni), mentre Caterina Giancotti, 46 anni, ritenuta "braccio destro" di Cristian nella "direzione" della cosca e sempre difesa dal legale Rizza, è stata condannata a 9 anni e 5 mesi, ma in continuazione con una precedente condanna a 2 anni e 10 mesi. La sua posizione è stata riqualificata da presunto vertice, assieme agli altri, della cosca a "partecipe" dell’associazione mafiosa.
A fine novembre 2022 erano state arrestate 47 persone e quasi per tutti gli imputati sono arrivate condanne, salvo un abbassamento delle pene rispetto alle richieste, perché è caduta l'accusa di narcotraffico.
Un altro imputato, Antonio Procopio, è stato condannato a 13 anni e 11 mesi, mentre per Davide Orlando, per il quale erano stati chiesti 9 anni, è arrivata una condanna ad un anno e 4 mesi con l’assoluzione dall’associazione per narcotraffico.
Per Alessandro Furno è arrivata l’assoluzione dal traffico di droga e dall’associazione mafiosa ed è stato condannato a 3 anni e 2 mesi.
Secondo le indagini, Gaetano Bandiera, con l’apporto del figlio, avrebbe tentato di rimettere in piedi il clan. Con l’operazione dei mesi scorsi il boss, che ha "la dote superiore della Santa" e manteneva i rapporti con gli altri vertici della 'ndrangheta in Lombardia, era tornato in carcere, dopo aver scontato la condanna definitiva a seguito del blitz “Infinito”.
«La legge è tornata, la 'ndrangheta è tornata a Rho» diceva intercettato. Il "nucleo familiare Bandiera", tra l’altro, su domanda di Cristian, stando alle indagini, aveva anche "richiesto e ottenuto il reddito di cittadinanza" nell’agosto del 2020. Lo scorso giugno, poi, Gaetano Bandiera, su istanza del difensore, è stato scarcerato con concessione dei domiciliari per curarsi.
(ANSA) - MILANO, 14 NOV - Un altro imputato, Antonio Procopio, è stato condannato a 13 anni e 11 mesi, mentre per Davide Orlando, per il quale erano stati chiesti 9 anni, è arrivata una condanna ad un anno e 4 mesi con l’assoluzione dall’associazione per narcotraffico. Per Alessandro Furno è arrivata l’assoluzione dal traffico di droga e dall’associazione mafiosa ed è stato condannato a 3 anni e 2 mesi.
Secondo le indagini, Gaetano Bandiera, con l’apporto del figlio, avrebbe tentato di rimettere in piedi il clan. Con l'operazione dei mesi scorsi il boss, che ha "la dote superiore della Santa" e manteneva i rapporti con gli altri vertici della 'ndrangheta in Lombardia, era tornato in carcere, dopo aver scontato la condanna definitiva a seguito del blitz 'Infinitò. "La legge è tornata, la 'ndrangheta è tornata a Rho", diceva intercettato.
Il "nucleo familiare Bandiera", tra l’altro, su domanda di Cristian, stando alle indagini, aveva anche "richiesto e ottenuto il reddito di cittadinanza" nell’agosto del 2020. Lo scorso giugno, poi, Gaetano Bandiera, su istanza del difensore, è stato scarcerato con concessione dei domiciliari per curarsi.
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