CRISI
Nel 2017 sono fallite 71 aziende
L’anno peggiore (il 2014 con 130 crac) è lontano. Ma anche il 2008, con 31 procedure
L’anno peggiore dell’ultimo decennio? Il 2014, quando le imprese del circondario di Varese e del nord della provincia cadevano come birilli: in dodici mesi furono aperte 130 procedure fallimentari, 47 delle quali oggi risultano chiuse. E il 2017? Dal punto di vista dei fallimenti, l’anno appena concluso riflette un’economia locale che si è rimessa in marcia, dal momento che le procedure aperte negli ultimi dodici mesi sono state 71 (naturalmente quasi tutte ancora “in fieri”, con una sola chiusura). Ma restano lontani i tempi in cui le nuove procedure non erano nemmeno tre al mese. Considerando sempre l’ultimo decennio, l’anno migliore fu senz’altro il primo, il 2008, con 31 procedure (oggi quelle ancora aperte sono 19, mentre quelle chiuse sono 12).
Tutti questi dati sono stati “estratti” dal portale dei fallimenti di Varese, e cioè dal sito realizzato da Zucchetti Software Giuridico, in accordo con il Tribunale di Varese, per fornire - si legge online - «un ulteriore strumento di informazione sulle procedure concorsuali, a beneficio dei creditori e dei terzi in generale, oltre a quanto fornito dai sistemi telematici del Ministero della Giustizia. Si tratta insomma di una vera e propria miniera di informazioni, dato che oltre ai nomi delle società fallite, alle date delle dichiarazioni e indicazioni su giudici delegati e curatori-commissari, sono riportate anche le date di tutte le prossime udienze.
Partendo dunque dal 2008, l’anno in cui la grande crisi globale andava a cominciare, ecco una “fotografia” dell’economia locale tutto sommato rassicurante, con 31 procedure fallimentari, cui seguiranno, nei due anni seguenti, un incremento e un’apparente retromarcia, dalle 48 procedure fallimentari del 2009 alle 43 del 2010. È infatti con il 2011 che la crisi comincia a mordere il tessuto imprenditoriale e cresce a dismisura il numero delle aziende costrette ad alzare bandiera bianca e a portare i libri in tribunale: si parla infatti per quell’anno di 77 procedure, 50 delle quali sono oggi tuttora aperte e 27 chiuse.
Da quel momento, nei tre anni seguenti, l’escalation è terribile, dato che si passa dalle 82 procedure del 2012 alle 103 del 2013, per arrivare al record già riferito del 2014, che si chiude con un fardello di 130 fallimenti.
Il momento più buio, come detto, dato che nei tre anni seguenti la situazione migliora, e nettamente: nel 2015 le procedure fallimentari scendono a quota 92 (73 oggi ancora aperte e 19 chiuse), per calare ulteriormente a 75 nel 2016 e per arrivare, negli ultimi dodici mesi, alle 71 di cui si è detto.
Dati relativi all’attività del Tribunale di Varese che trovano conferma in quelli nazionali, anche se l’aggiornamento, in questo caso, è al settembre 2017. Nel terzo trimestre dello scorso anno sono state infatti 2.468 le aziende che hanno portato i libri in tribunale in Italia, facendo così salire a 8.656 il totale dei fallimenti nel periodo compreso fra gennaio e settembre. Una cifra in diminuzione rispetto ai primi nove mesi del 2016, quando i fallimenti erano stati 10.047. Ma i fasti del periodo pre-crisi restano lontani anche a livello nazionale.
© Riproduzione Riservata