IN ALTA OSSOLA
Nella valle delle acque
Una zona di montagna ancora poco conosciuta che ospita villaggi dall’architettura tipicamente alpina, una rete escursionistica adatta a tutti, eccellenze gastronomiche da gustare, il parco Veglia-Devero e la spettacolare cascata del Toce, la più imponente delle Alpi. È l’Alta Ossola una valle incastonata tra montagne immacolate, legno, pietra e acque. E proprio quest’ultimo elemento è la protagonista di «Fior d’acqua» l’iniziativa inedita a livello nazionale, sorella minore della manifestazione «Presepi sull’acqua», che permette ai visitatori di scoprire non solo i paesi e le frazioni di montagna, ma soprattutto gli angoli nascosti lontani dai classici circuiti di visita con gli antichi lavatoi in pietra che raccontano storie di donne che qui si recavano per lavare i panni di casa. Fontane, abbeveratoi e lavatoi diventano così oltre che luoghi di incontro per le genti di un passato non troppo lontano, anche una meta turistica e un luogo per esprimere la propria creatività. Proprio così, perché sono le donne e gli uomini di questa valle piemontese a decorare con il proprio estro e fantasia questi suggestivi scorci di paesi, frazioni e borghi, che diventano così vere e proprie esplosioni di colore.
C’è tempo per scoprire tutti gli angoli dell’Alta Ossola perché ogni fontana e lavatoio rimarrà vestito a festa fino a estate inoltrata lungo un percorso a tappe, dai 500 ai 1.200 metri di altitudine, che è possibile effettuare sia a piedi, sia in auto, su strade asfaltate o su antiche mulattiere che collegano tutti i borghi: Molinetto e Vegno, poi in quota a Smeglio e Mozzio; e Viceno, Rovallo, Foppiano; e poi ancora giù verso le frazioni e i borghi di Campieno, Cravegna e Fariolo e su fino a Maglioggio.
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