VARESE
Nell’Ombra di Capossela
Dopo tanti anni di carriera bella ed eclettica, cominciata come «cantante confidenziale» e approdata a ben diverse ispirazioni, Vinicio Capossela è finalmente in concerto a Varese. L’autore di «Scivola vai via», «Che coss’è l’amor» e «Ovunque proteggi» si ferma in città con il tour «Ombra. Canzoni della Cupa e altri spaventi», la seconda parte dell’album «Canzoni della Cupa» e brani di repertorio legati a doppio filo all’immaginario oscuro e misterioso.
Ogni tappa è uno spettacolo di evocazioni immaginifiche fatte di riflessi e ombre che prendono forma sulla scenografia di tulle e specchi ideata dall’animatrice d’ombre Anusc Castiglioni, con piccole macchine sceniche costruite da Max Zanelli.
La band che accompagna Vinicio è formata da: Alessandro «Asso» Stefana (chitarra, armonio e campionatori), Glauco Zuppiroli (contrabbasso), Vincenzo Vasi (percussioni, campioni, theremin), Peppe Leone (tamburi a cornice, percussioni, mandolino, violino agricolo), Giovannangelo De Gennaro (viella, flauti, aulofoni, strumenti antichi) ed Edoardo De Angelis (violino).
«Da molti anni, nei tour che seguono l’uscita di un disco, mi sforzo di mettere in scena l’immaginario dell’opera - racconta Capossela - È la grande possibilità dei concerti in teatro, realizzare la cosiddetta sospensione dell’incredulità. Qui l’Ombra è la materia sostanziale, esistenziale, scenica dello spettacolo. Si tratta di abituarci al buio e finire in una specie di ipnosi a metà tra veglia e sonno che faccia affiorare le creature che ci abitano. Che ci conduca nell’Ade, nel rovescio di uno specchio, in un bosco nella notte di plenilunio». Nel foyer ci sarà una cabina per farsi fotografare l’ombra del viso, la parte evanescente di noi stessi.
Giovedì 23 marzo al teatro Openjobmetis di Varese, ore 21, biglietti da 46 a 57,50 euro, www.ticketone.it.
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