LE CURE
Neonata nel Naviglio. Si salverà
Fuori pericolo la piccola di 7 mesi: è in coma ma sarà risvegliata
Resta in prognosi riservata, ma ormai i medici la considerano fuori pericolo.
La bimba di sette mesi che martedì 23 agostro aveva rischiato di morire annegata nel Naviglio Grande tra Castelletto di Cuggiono e Bernate Ticino, è ancora ricoverata alla clinica De Marchi di Milano, dove l’equipe medica che la sta seguendo nel reparto di rianimazione sta procedendo ad un graduale innalzamento della temperatura corporea del suo corpicino per riportarla a quella normale. Ed accompagnarla, in questo modo, a un risveglio dolce dal coma indotto, visto che a oggi la bimba è ancora sedata.
«Una fase - spiegano dalla clinica De Marchi - che durerà ancora una settimana».
Terminata questa importante e delicatissima fase ne seguiranno altre, perché il processo di guarigione sarà lungo. Dovranno essere valutati i risultati dei test neurologici ai quali la piccola sarà sottoposta per capire se l’assenza di ossigeno ha prodotto dei danni cerebrali.
Anche questa fase sarà molto delicata, perché riguarda una bimba di soli sette mesi. Se i test neurologici su una persona adulta, che può parlare, sono relativamente semplici, non è così per una bimba piccola.
Qualora non dovesse esprimersi una volta arrivata al risveglio dolce, non significherà, per forza di cose, un danno neurologico. Insomma, i medici dovranno ancora lavorare molto. Ma, vista la situazione iniziale, quando in pochi scommettevano su un’evoluzione positiva di quella che a tutti era apparsa come una tragedia, oggi non c’è che da essere ottimisti.
La bimba era caduta nel Naviglio con la bici della madre, una donna di 35 anni di Boffalora, il caso ricorda quanto accadde proprio nel vicino ponte di Castelletto di Cuggiono a un ragazzo di soli 14 anni che rimase sott’acqua per oltre 40 minuti.
Accadde poco più di un anno fa, il ragazzo si risvegliò dopo un mese. Un miracolo che lo ha riportato a ricordare interamente l’accaduto.
In questi giorni si discute anche della pericolosità delle strade alzaie del Naviglio Grande, soprattutto in questo periodo quando vengono percorse da migliaia di ciclisti. Il Consorzio Villoresi ha spiegato che l’incidente, che ha coinvolto la donna con la sua bimba, è avvenuto in un punto considerato non pericoloso e che mettere barriere in ogni metro di strada alzaia sarebbe impensabile.
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