Nobel
Nobel per la Pace all'ultima speranza della primavera araba
Comitato: ispirazione per chi promuove pace in Medio Oriente
Oslo, 9 ott. (askanews) - Il premio Nobel per la Pace è stato attribuito al quartetto di organizzazioni che hanno condotto il dialogo nazionale in Tunisia, culla e unica speranza superstite delle primavere arabe del 2011, la cui fragile democrazia è minacciata dalla violenza jihadista. Il quartetto ha ottenuto il riconoscimento, battendo altri 272 candidati "per il suo decisivo contributo alla costruzione di una democrazia pluralista in Tunisia in seguito alla Rivoluzione dei gelsomini del 2011," ha annunciato il comitato Nobel norvegese.
La presidente Kaci Kullmann Five ha spiegato che il comitato spera che il premio "contribuisca alla salvaguardia della democrazia in Tunisia e sia d'ispirazione a tutti coloro che cercano di promuovere la pace e la democrazia nel Medio Oriente, in Nord Africa e nel resto del mondo". "Ma soprattutto il premio vuole essere un incoraggiamento al popolo tunisino che, nonostante le enormi sfide, ha posto i fondamenti di una fratellanza nazionale" che - spera il comitato - "servirà d'esempio per gli altri Paesi".
Auspicio subito accolto dalla Ue, la cui rappresentante per la politica estera Federica Mogherini ha sottolineato che il premio mostra la via per risolvere le crisi nella
regione: unità nazionale e democrazia".
Il quartetto è stato formato nell'estate del 2013, quando il processo di democratizzazione era in pericolo a causa di assassinii politici e di grandi disordini sociali", ha sottolineato il comitato. Composto dall'UGTT, sindacato storico in Tunisia e in prima linea nella lotta per l'indipendenza, dal patronato (Utica), dalla Lega tunisina per i diritti dell'uomo (LTDH) e dall'Ordine degli avvocati, il quartetto ha gestito un lungo e difficile "dialogo nazionale" tra islamisti e oppositori, obbligandoli a raggiungere un'intesa per uscire dalla paralisi istituzionale. Il quartetto ha lanciato "un processo politico alternativo, pacifico, in un momento in cui il Paese era sull'orlo della guerra civile" ha ricordato il comitato.
Il suo ruolo è stato perciò "decisivo" per permettere alla Tunisia precipitata nel caos delle Primavere arabe di stabilire "nel giro di qualche anno un sistema costituzionale di governo, garantendo diritti fondamentali per l'intera popolazione, a prescindere dal genere, dalle convinzioni politiche e dal credo religioso". Uno dei vincitori del premio, il sindacato Ugtt, ha voluto dedicarlo "ai martiri per la democrazia" in Tunisia, mentre il presidente tunisino Beji Caid Essebsi ha detto che rappresenta un riconoscimento al "percorso consensuale" scelto dal Paese .
A dicembre scorso la Tunisia è andata alle urne per le prime elezioni presidenziali della sua storia, vinte da Baji Caid Essebsi. "La pagina" dell'autoritarismo è stata girata, ha promesso allora l'ex dirigente dei regimi autoritari di Habib Bourguiba e Zine El Abidine Ben Ali. Ma la transizione tunisina resta minacciata dagli attentati jihadisti. A marzo l'attacco al museo del Bardo di Tunisi ha causato 24 morti, tra cui 21 turisti, quattro italiani. A giugno un attacco in un albergo frequentato da stranieri nella stazione balneare di Soussa ha ucciso 38 persone. Entrambi gli assalti sono stati rivendicati dall'Isis.
Il quartetto non era tra i favoriti per il Nobel di quest'anno, che comprendevano invece Angela Merkel, il Papa e un medico congolese. I mediatori tunisini succedono all'adolescente pachistana Malala Yousafzai e all'indiano Kailash Satyarthi, scelti lo scorso anno per il loro impegno a favore dell'infanzia.
Il premio Nobel per la Pace è l'unico assegnato a Oslo, gli altri vengono attribuiti a Stoccolma. Lunedì il Nobel per la Medicina è stato attribuito a un terzetto internazionale che ha lavorato sulle malattie parassitarie, quello per la Fisica martedì a un giapponese e a un canadese per le loro scoperte sul neutrino, quello per la Chimica mercoledì a tre scienziati per le loro ricerche sul Dna. Ieri il premio per la Letteratura è andato alla bielorussa Svetlana Alexievich. La stagione del Nobel si chiuderà lunedì con il premio per l'Economia.
Il Nobel per la Pace, che consiste in una medaglia d'oro, un diploma e un assegno di otto milioni di corone (circa 860mila euro), sarà consegnato a Oslo il 10 dicembre, anniversario della morte del fondatore, l'industriale e filantropo svedese Alfred Nobel (1833-1896).
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