LA MANIFESTAZIONE
"Noi siamo con l'Arma"
Rapinatore ucciso e carabiniere indagato: folla alla fiaccolata di solidarietà a Gallarate
Una candela in mano, una testimonianza silenziosa di solidarietà. Un piccolo gruppo di gallaratesi si è fermato davanti alla caserma dei carabinieri per dare un segnale ai militari dell’Arma dopo che la procura ha indagato il carabiniere che ha sparato a William Trunfio, uccidendolo. L’ipotesi di reato è eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi. Un atto dovuto, a garanzia del militare, anche in vista dell’autopsia sul trentanovenne. E proprio in virtù del fatto che i magistrati abbiano deciso di iscrivere il carabiniere nel registro degli indagati che i cittadini la sera di venerdì 9 ottobre hanno deciso di scendere in piazza.
Una manifestazione coordinata da Sem Pizzuto, ex Movimento 5 Stelle che ora ha dato vita alla lista Nuova Generazione Italia, ma che come ha voluto sottolineare: "La volontà di essere qui stasera non voglio che sia una strumentalizzazione politica: il fatto che ci abbia pensato io è solo legato al fatto di aver preso spunto dai numerosi commenti delle persone e interpretato i sentimenti che circolano a Gallarate, in tutta la provincia e anche nel resto d’Italia. L’opinione pubblica si è schierata dalla parte dell’Arma e io, e tutti i presenti, crediamo di doverlo dimostrare con la nostra presenza".
Servizio completo sulla Prealpina di sabato 10 ottobre.
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