SMOOTHIE
Non chiamatelo frullato
Colorati, allegri, gustosi e salutari. Centrifugati, estratti, frullati sono l’ultima tendenza in fatto di food and beverage. Ma i più amati da vegetariani, vegani e attenti al benessere del proprio corpo sono gli smoothies (dall’inglese «smooth», leggero) che stanno ora conquistando anche i più scettici che non credevano ai loro effetti positivi e non immaginavano nemmeno che fossero così deliziosi. Non sono dei frullati perché non si aggiunge né latte né zucchero, ma nemmeno dei centrifugati, estrazione pura e a freddo dei succhi dalla frutta o dalla verdura, o dei milkshake, perché non si inserisce gelato o ingredienti calorici come cioccolato, nocciole e altro. Ma allora cosa sono realmente? Sono dei lontani cugini dei frullati perché a frutta e verdura si può scegliere di inserire ghiaccio, acqua o yogurt magro. Facilissimi da preparare, bastano 5 minuti, un frullatore e frutta e verdura di stagione in quantità. C’è una ricetta di smoothie per ogni categoria: c’è quello classico alla frutta, a base di verdura e i detox smoothies (che aiutano a depurare l’organismo unendo gli effetti benefici di frutta e verdura).
Il vero smoothie è quello liscio e vellutato, ma non bisogna dare un limite alla creatività: se lo si ama più energetico basta aggiungere zenzero, curcuma o cannella, quello più salutare deve contenere tre parti di verdura fresca, una di frutta e una di ghiaccio (l’elemento verde da unire alla frutta è alcalinizzante e la nostra dieta dovrebbe essere prevalentemente alcalina), c’è quello detox ideale per perdere peso e per sgonfiarsi, infine molto amato da Gwyneth Paltrow è quello disintossicante e salva-pressione a base di barbabietole, limone, carote, mela e zenzero. Sono perfetti come colazione, spuntino e anche aperitivo, ma per avere un risultato ottimale sul nostro organismo andrebbero bevuti a stomaco vuoto e almeno un’ora prima di ingerire altro cibo solido (meglio la mattina). Provare per credere!
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