TENSIONI
Scoppia la rivolta fra i migranti
Gli africani contestano la gestione affidata da KB a loro connazionali. Problemi risolti all’interno della struttura di via Montello

Proteste all’interno del Centro profughi. Una trentina di migranti si sono ribellati ai colleghi che si occupano della gestione interna della struttura e sono un punto di riferimento nel centro che accoglie 86 persone ed è gestito dalla KB srl. Le tensioni sono scoppiate giovedì pomeriggio, ma i residenti avevano visto qualche cenno di agitazione già il giorno prima. In realtà la protesta è stata gestita all’interno della palazzina di via Montello, senza ripercussioni all’esterno. Sul posto, sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Busto Arsizio e una pattuglia della polizia locale per verificare quali fossero i problemi e tenere sotto controllo la situazione segnalata agli uffici competenti, in paese e in prefettura a Varese.
Stando alle testimonianze, il malessere negli ultimi giorni era salito alle stelle, ci sarebbe stata anche qualche piccola rissa. Giovedì pomeriggio, senza alcun preavviso, è montata la protesta di una trentina di richiedenti asilo. Il motivo sarebbe da ricercarsi, appunto, nelle imposizioni dettate dalla struttura organizzativa e, in particolare, il gruppo di migranti arrivati dal cuore dell’Africa non avrebbe gradito la gestione affidata ad altri migranti arrivati dalla stessa zona.
A scatenare la protesta – rimasta circoscritta e senza ripercussioni per la cittadinanza – una questione di etnie che avrebbe creato grandi tensioni: i migranti africani avrebbero gradito una gestione differente e avere come riferimenti altre persone, di diversa etnia. La prova è stata data dal fatto che una volta arrivato personale pakistano, la protesta è rientrata e gli animi si sono calmati.
Non è escluso che siano in gioco questioni caratteriali o semplicemente la richiesta di una gestione differente, magari meno rigida. Mentre alla luce dell’accaduto e appresa la notizia, il coordinatore cittadino della Lega Nord Lorenzo Caiola ha sottolineato: «Da tempo diciamo che i migranti ospitati in quella struttura sono troppi e che questa situazione avrebbe generato problemi». In paese in molti ne hanno parlato, la notizia delle proteste si è diffusa.
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