UNA FESTA
Salemme contro il sonno della ragione
«Temo il buio del nostro animo spaventato. Temo la viltà dettata dalla paura. Temo il sonno della ragione»: spinto da questi timori che l’attualità certo non manca di fomentare, Vincenzo Salemme ha scritto (e ne cura la regia) «Una festa esagerata…!», opera in cui vuole raccontare «il lato oscuro e grottesco dell’animo umano» con la forma narrativa a lui più consueta, la commedia.
Perché commedia è anche la vita della gente comune, quella piccola borghesia da cui vengono le cosiddette persone normali. Come la famiglia protagonista della pièce, alle prese con la festa dei 18 anni della figlia, per cui la madre (Teresa Del Vecchio) è disposta anche a scendere a patti con la politica locale, pur di garantire alla creatura la scalata sociale.
Una classica situazione in cui quei buoni vicini di casa, disposti ad aiutarsi nelle piccole cose di ogni giorno, non esitano un momento a tradirsi. Non è difficile trovare «una buona ragione per odiare l’altro»: l’invito del commediografo napoletano è a ridere di noi e aprirsi al dialogo.
Lunedì 27 marzo all’Auditorio di Cassano Magnago, piazza San Giulio, ore 21.15, 30 euro, info 0331.206633.
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