CREMAZIONE
Progetti per un Giardino delle Rimembranze
Giunte 44 proposte da tutta Italia per l’area di dispersione delle ceneri (la prima a Varese) accanto al cimitero di Belforte
Il progetto è di “nicchia” come è facile immaginare visto l’oggetto al quale i professionisti devono lavorare: il giardino delle rimembranze. Eppure, sono stati ben 44 i progetti giunti entro la metà di marzo alla sede della Socrem, la società per la cremazione di Varese, associazione antichissima (1880). «E viste le visite al nostro sito web e la documentazione scaricata, è facile immaginare che si tratti di professionisti di diverse città italiane che hanno aderito al bando», dice il presidente Ivo Bressan. Ora gli step sono i seguenti: nominare la commissione giudicatrice (che sarà costituita da tre componenti effettivi, due della Socrem e uno del Comune e da due supplenti) e procedere con la scelta dei tre migliori progetti (ai loro autori verrà consegnato un premio di 5.000, 3.000 e 2.000 euro). I progetti migliori verranno dunque consegnati al Comune, regalati dalla Socrem. «La Socrem auspica che l’amministrazione comunale trovi le risorse economiche per la realizzazione del giardino delle rimembranze - dice Bressan - per il quale è stato ipotizzato un costo massimo dell’opera di 300.000 euro».
Da gennaio a oggi sono state eseguite 1.175 cremazioni nell’impianto di Giubiano ma ormai è un dato consolidato: il 60% dei defunti si fa cremare. E la necessità di «lasciare la terra ai vivi, in una città dove vi sono 14 cimiteri di cui 12 rionali, è enorme». Il Giardino del ricordo verrebbe costruito a Belforte, in un’area adiacente al cimitero già esistente: 4.000 metri quadrati, una struttura dove effettuare la dispersione attraverso l’elemento acqua e l’elemento terra. Un’area con panchine, con alberi e prato verde dove parenti e amici potranno recarsi per ricordare il proprio caro scomparso.
Servizio sulla Prealpina del 30 marzo
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