IL CASO
«No agli islamici nei nostri cimiteri»
La Lega difende la scelta di fare un’area separata. «Paola Reguzzoni? Padana sbiadita»
«I veri leghisti sono quelli che hanno votato la delibera sui cimiteri separati per gli islamici». A certificarlo è Marco Colombo, commissario cittadino del Carroccio, che difende la scelta compiuta dalla maggior parte del suo gruppo consiliare. E semmai verso Paola Reguzzoni che si è astenuta (in verità anche Ivo Azzimonti ha evitato di partecipare al voto), rivolge una battuta velenosa: «Si vede che dopo la sospensione è divenuta una leghista un po’ sbiadita ed ha piacere ad essere tumulata accanto a un musulmano».
Ebbene sì, il quartier generale padano conferma che i suoi consiglieri hanno fatto bene ad approvare il documento del piano cimiteriale secondo cui il Comune dovrebbe provvedere a riservare un’area apposita per seppellire i defunti di religione diversa da quella cristiano-cattolica. «Non è un controsenso - fa sapere Colombo - perché significa che, se da un lato nessuno di noi vorrebbe avere musulmani nei cimiteri, preferendo che li rispedissero a casa loro, dall’altra c’è una legge da applicare. E allora, come ha detto Francesco Speroni nell’ultima riunione che abbiamo avuto, i bustesi non vogliono avere islamici sepolti accanto. Bisogna metterli da un’altra parte, senza nessun tipo di promiscuità».
Ecco allora che «i veri leghisti hanno capito e approvato», mentre «quelli sbiaditi hanno preferito tirarsi fuori dalla scelta». Un errore ancor più grave perché poi «i veri militanti sanno che i risultati si ottengono se si sta compatti, seguendo le indicazioni, anche quando non si è del tutto d’accordo. Stavolta votare a favore era oltretutto giusto se vogliamo dare un senso alla battaglia per difendere la nostra cultura e religione». E poi, a sentire il Colombo-pensiero, «chiedete a un islamico se sia felice di avere la tomba accanto alle nostre. Chi ha un minimo di ragione, capisce che soluzioni promiscue non ne possono esistere».
Attenzione però: da qui a dire che la Lega costruirà il camposanto per i fedeli di altre religioni, ce ne passa. «Per rispondere a un obbligo di legge è stata riservata un’area a Sacconago, in modo però che sia staccata da quella di noi cattolici, con ingressi separati, con la distinzione che lì non ci possono essere riesumazioni. Ma in realtà nessuno ha la minima idea di impiegare risorse per un campo tutto dedicato a loro. Viceversa chi non ha appoggiato l’emendamento di Diego Cornacchia, che andava proprio nella direzione di evitare che si mescolino i defunti di varie religioni nello stesso luogo, ha dimostrato che vuole proprio far posto agli islamici in mezzo ai nostri cari».
Del caso la sezione ha discusso in maniera forte anche l’altra sera, con diversità di vedute sul comportamento tenuto in aula dal gruppo consiliare. Dibattito ovviamente senza Paola Reguzzoni, l’ex assessore messo in congelatore per dieci mesi, ancora una volta al centro della discordia, e sempre in attesa di capire se la sua istanza d’appello all’organismo di vigilanza della Lega la scagionerà definitivamente oppure la relegherà ai margini del movimento. Una partita aperta in cui adesso anche il caso cimiteriale - questione di lana caprina per tutti, ma non per il Carroccio - rappresenterà un altro tassello utile a decidere se lei sia in linea con l’ortodossia della Lega Nord.
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